RAT-MAN a casa vostra!
I SACRIFICABILI : ristampati!
Giusto due righe di sana pubblicità al Ratto, in attesa del resoconto di Mantova Comics end Ghèims, per mostrare in anteprima la copertina di TUTTO RAT-MAN 43, in uscita ad aprile.
Quelle copertine che poi Lorenzo “Larry” Ortolani rende veramente speciali.
All’interno, come da immagine, troverete la ristampa di parte della saga de I SACRIFICABILI, quella banda di mercenari che ha buone possibilità di diventare una miniserie, una volta terminata la saga di Rat-Man.
A corredo, di seguito, uno dei fan trailer che quando lo guardo mi esalto.
Roba da vecchi, eh?
Ma di quelli cattivi, che i buchi per strada non li guardano.
Li fanno.

DONNE e MOTORI
Amami postino
Mi scrive Gino Latino, responsabile musicale di Giornale Radio Piemonte:
“Ciao Leo, la settimana scorsa abbiamo avuto come ospite dal Festival di Sanremo 2013 Renzo Rubino, il cantautore de “Il Postino (Amami Uomo)”.
Dopo avergli raccontato del Postino e di Cinzia, in diretta ha dichiarato che l’ispirazione per scrivere la canzone gli sarebbe venuta da Ratman
Ha capito poco, come BRAKKO, però la cosa è stata carina…….un saluto da tutti noi di Radio GrP!”
Qui sotto, il video con l’intervista a uno spiazzatissimo Renzo Rubino che da adesso accetta solo posta elettronica.

INTERVISTA RADIOANIMATI
EDIFICIO 17A – Diario intorno a un tumore
E’ il diario del ricovero di Salvatore Adelfio, il mitico Salvatore di ALTROQUANDO, l’altrettanto leggendario negozio di fumetti di Palermo. Salvatore è tra i primi, se non il primo, a volere bene a un RAT-MAN ancora spillato.
Lui e Maurizio Clausi, che crea il sito di Rat-Man.
E poi, in tempi più recenti, Andrea Fedele, che sta dando vita a qualcosa di cui parleremo più avanti. Si può dire che Rat-Man sia un po’ palermitano di adozione.
E insomma, Salvatore ha avuto un tumore e ha aperto questo blog per raccontare la sua odissea ospedaliera, intitolandola appunto “EDIFICIO 17A – Diario intorno a un tumore”.
Si fa un gran parlare delle cosiddette “graphic novel”, racconti fuori dall’ordinario dell’edicola, che presentano punti di vista o argomenti particolari.
Questa è come una graphic novel. Ma le immagini ce le dovete mettere voi.
A volte, ce ne mettono una gli amici di Salvatore, sotto forma di piccole vignette.
Ma non c’è veramente bisogno di immagini, perchè bastano le righe quotidiane di Salvatore. Che secondo me scrive a colori.

Come una statua
E dai.
Terribile, quando le giornate sono solo di 24 ore. E sei pure costretto a dormirne almeno cinque, che hai già una faccia che il colore grigio pallido adesso ha un reale significato. Così questo mese di maggio e la metà di giugno, sono come se la pressa sotto la quale vivo, fosse stata caricata di altri chili.
E piange il cuore, che ho lì a matita la recensione di VALHALLA RISING e quella di SHAME ha generato tante di quelle gag da riempire un albo.
Allora facciamo che in queste pause, vi butto lì cosa sto facendo, a parte scrivere i capitoli finali della saga dei VENDICATOPI.
Cominciamo così con quella più divertente.
Con la COSMIC GROUP e la INFINITE STATUE, stiamo lavorando per portare a Lucca Comics end Ghèims la nuova statua del Ratto.
Più la presentazione della prossima.
Che se guardate i bozzetti qua sotto, non sarà più una sorpresa, ma diciamo che sicuramente sarà una statua diversa.
Vi tengo al momento nascosta la terza. Per scaramanzia.
A proposito di Cinzia, Johanna ha guardato il suo primo dvd di Rat-Man, dove ci sono gli episodi con Cinzia.
“Come mai, quella alta ha la voce da uomo?”
Le ho spiegato che fuori è un uomo, ma dentro si sente donna.
E lei, principessa mia del suo papà, ha elaborato la cosa e alla fine ha commentato “lui è donna nel cuore”.
Alla faccia di tutta la gente in RAI che pensa che i bambini non capiscano.
Che bisogni “proteggerli” da chissà che cosa.
Lo so io, da cosa. Dalla stupidità.

STAR TREK, STAR WARS, ma soprattutto STAR CALMI
PARE, dico PARE che il nuovo film di Star Trek sia un po’ un film meh.
Una prima recensione su DARK HORIZONS, riporta un tiepido entusiasmo.
Poi magari sono io che ho un pessimo inglese e che soprattutto ho cercato di leggere senza spoilerarmi, che i maledetti tendono a raccontare il film, e magari non ho letto cose tipo “strepitoso” e “impagabile”.
Se qualcuno osa leggere tutto, mi fa sapere, che qui mi sento dentro una cosa..
http://www.darkhorizons.com/reviews/1283/star-trek-into-darkness

Voi non avete idea
…delle cose che saltano fuori quando decidi di mettere in ordine le carpette.
O forse sì, ce l’avete, ma insomma, tenendo conto che sono uno che non butta via bozzetti, trame, gag e tutto quelo che potrebbe (o poteva) diventare una storia, aprire una carpetta della fine degli anni 80 mi fa tornare con gli spallotti e gli scaldamuscoli.
E una pettinatura cotonata.
E tanta ingenuità di quella buona.
E ritrovi il sentiero che avevi lasciato per girare a destra, verso i supereroi, verso Rat-Man.
E ti chiedi come sarebbe andata, se avessi preso l’altra strada. Quella che portava a DAKKRISCH.
DAKKRISCH e il segreto della Verdegemma.
E tutte le incredibili creature che dimorano in quelle terre.
E il Buio. E Jame Groel. E Nerobìc. E il Piccolo Popolo. E gli Spaventi. E i Quercioli. E Corvus. E il libro di BUH. E la paperetta di peltro. E tante di quelle cose, che avevo intenzione di creare un mondo fantasy di prima grandezza. E già c’erano stati IL SIGNORE DELLE ZUCCHE (1985) e POLVERO IL CERCATORE (1987). Ma non avevo nemmeno sfiorato il cuore della saga…Non avevo nemmeno iniziato a tessere le trame che avrebbero portato i nostri eroi a scontrarsi con l’esercito della Donna.
Vi dico solo che immaginavo una immensa storia a colori, con vignette lunghe, orizzontali, come fosse uno schermo cinematografico, senza altri formati, come se la vicenda si svolgesse davvero sullo schermo. Come un film. Ma a fumetti, per parafrasare Ade Capone.
Non so se avrò il coraggio di riprendere le fila di quelle cose. Mi paiono così lontane…e come leggo negli appunti sparsi…”ci sono cose che sarebbe meglio non risvegliare”…

ETNACOMICS, come se fossi là
Dal mio inviato speciale, Salvo Bombara, che oggi ha visitato ETNACOMICS, la fiera del fumetto che se la facevano ancora a settembre, ci sarei andato molto volentieri, invece quest’anno l’hanno spostata a giugno, che Amon Rat veglia su di me.
Siete ancora in tempo per andarci domani, ultimo giorno, ultimo giro, ricchi premi per tutti!
A te, Salvo!
“Eccomi qua!:)
Come anticipato al telefono c’era un caldo letale, non siamo stati molto tempo
in fiera…anche perchè siamo arrivati proprio all’apertura, quindi alle 14 già
eravamo belli cotti e fumanti.
Oltre a James O’Barr (autore de IL CORVO; ndr),tanti altri autori, tra cui Brian Wood, Brian e Mary
Talbot, Silvia Ziche, Luca Enoch, Mauro Corona, Pino Rinaldi, Alessandro Bottero (che non
son proprio riuscito a trovare)…
Silvia Ziche, che becco abitualmente a Lucca è stata gentilissima. Mi è
dispiaciuto un po vederla li, seduta accanto a O’Barr, senza che nessuno si
avvicinasse al suo stand. Spero proprio che tra il pomeriggio e la giornata di
domani arrivino dei fan dei paperi come me a romperle le balle!;)
Giovanna Casotto l’ho incontrata alla sua mostra e ci siam messi un po a
parlare di fotografia! A quanto pare abbiamo la stessa macchina fotografica!:)
Che Mirella mi perdoni, ho DOVUTO comprare un suo volume!;)
Grandiosa la mostra dedicata a Toppi. Gli acquerelli li potevi guardare per
ore chiedendoti se non fosse necessario un patto con il demonio per avere una
simile bravura.
Non ho comprato molta roba, ma non ho saputo resistere ad un profano volumetto
chiamato “la bibbia 2″ il cui autore (un tale Pierz) strappa sorrisi con velate
bestemmie… Se vuoi poi te lo passo.
L’illustratore del Rat-Man si chiama Ignazio Piacenti, ma ti dico la verità,
era la prima volta che lo vedevo. Farò una ricerca sul web comunque, credo
meriti. Se oggi avessi avuto più energie sarei ripassato a farmi fare un
disegno.
Purtroppo le foto fatte con l’aifon non rendono giustizia.
Se tu sei d’accordo, ammesso tu decida di mettere la foto sul blog, io
scriverei solo qualcosa tipo ” non importa a quale fiera tu sia e quale artista
ti trovi davanti…la richiesta è sempre la stessa!;) ) E credo che valga come
rivincita per tutte le volte che a te hanno chiesto DRAGONBALL!!!:D
L’anno prossimo devi esserci! Ti vengo a prendere fino a Parma!! (sembra una
minaccia ma in effetti lo è!;) )”
Salvo
Grazie, Salvo! E se il fortunato possessore del bellissimo acquerello di Rat-Man, realizzato da Ignazio legge per caso questo blog, ci piacerebbe mostrare a tutti il risultato!
ciaooo
leo:)

ETNACOMICS e Rat-Man
Voltare le spalle
Scusate, ancora non potete leggere una recensione su MAN OF STEEL perché non sono andato al cinema a vederlo.
Sono in trasferta a Lerici, dove le donne piccole vengono scortate in spiaggia e pascolate durante il giorno, mentre dalla finestrella della camera, quella dove ho messo il tavolo di lavoro di fortuna, vedo la gente che sciabatta verso la spiaggia e osservo ogni tanto l’orologio del punto informazioni, per sapere che ore sono. Ma siccome è rotto, adesso, per esempio, che sono le 15 e 53, quello mi fa le 17 e 28 con tanti saluti allo spaziotempo. E grandi risate, con quelli che lo guardano per sapere a che ora passa l’autobus per La Spezia.
Comunque!
Sarà un’estate piena di progetti da portare a termine, tra cui questo qui:
E un bel mazzo di storie da disegnare.
Per un attimo non ero vicino d’ombrellone del Cammo, ma ha cambiato date delle vacanze, così ho vicino a me un Leonardo di due anni e mezzo che ieri gettava sabbia addosso a un ragazzino di Lucca. Potrei vederci una sottile metafora sul mondo della fiera del fumetto, poi ha iniziato a tremare la sdraio e al suono d’allarme di un’auto ci siamo resi conto che quel rombo lì era un terremoto.
Non faccio in tempo a concedermi un giorno senza lavorare che tira il terremoto tre volte.
In compenso, sul lato cinema non posso che essere contento che ci sarà un seguito a VALHALLA RISING, che aspetta da eoni di essere recensito (ne ho disegnato metà, poi mi son fermato).
Insomma…abbiate pazienza se questo blog rallenterà il ritmo, è che sulla sabbia si corre più lentamente.
Non è che vi ho voltato le spalle.
E basta discutere su Zimmerman.
Su!
Sennò vengo lì e mi riprendo il pallone.

RAT-AGENDA in edicola e in fumetteria!
Corri! Corri! CORRI!…Esaurita.
Mi spiace, eh?
Te l’ho detto, di correre, tu, niente.
Però c’è ancora quella di Suor Guillermo. Chiamata così perché ricorda il regista.
Amici!
Sono qui in Trentino, in ritiro lavorativo, mi telefona una mia amica da La Spezia e mi dice che in edicola è arrivata la RAT-AGENDA 2014!
Scusate il post pubblicitario, ma ero già rassegnato, con sospirone automatico, alla notizia che Panini Comics avesse posticipato l’uscita a Ferragosto, giornata nota per essere dedicata alla ricerca delle agende in edicola. Tu esci di casa la mattina di Ferragosto e vedi torme di esaltati che al grido di “A-GEN-DA! A-GEN-DA!” vanno ad aprire le edicole con il piede di porco (che porta un 43, voleste fargli un paio di ciabatte per regalo), inferiori numericamente solo a quelli che cercano un idraulico. O l’assistenza per il condizionatore. Che il tecnico dei condizionatori non è mica in ferie, a Ferragosto. E’ in ufficio. Voi telefonate, dicendo che vi si è rotto il condizionatore e lui fa una risata grassa, poi mette giù.
Fa così con tutte le telefonate che arrivano. E’ il suo modo di festeggiare la giornata.
E insomma, il pericolo è scongiurato. La RAT-AGENDA è in edicola e in fumetteria ADESSO.
C’è nella versione superlusso, in vetro cemento, che puoi usarla per piantare i chiodi nel muro, o quella più leggera, da lancio, che vola meglio ma fa meno danni quando colpisce lo zigomo dei vostri compagni. O dei vostri colleghi.
Che la RAT-AGENDA è di 16 mesi.
E’ ignoranza, lo so. Che un anno è di 12 mesi, ma vi regaliamo anche gli ultimi mesi del 2013, che il bello dell’anno è passato, li facciamo a metà prezzo.
Così iniziate bel belli a settembre 2013 e andate dritti filati fino alla fine del dicembre 2014 che nemmeno ve ne accorgete, che eran 16 mesi.
Una RAT-AGENDA per grandi e piccini, che stavolta sono stato attento a non mettere immagini che poi la sequestrano le maestre a mio nipote, poveretto, come l’anno scorso, che c’era una abbondante pin up della Gessica nostra.
E mio nipote ha dieci anni, era tutto orgoglioso che aveva l’agenda dello zio, gliela sequestrano queste represse, come avesse avuto l’ultimo numero di SMANAZZA. Che quello gliel’ho detto, di tenerlo in cartella al sicuro.
Ed ero tutto contento di questa accortezza, poi, prima di andare in stampa, ho iniziato a leggere le gag che abbiamo selezionato, speriamo che le maestre non si mettano a leggerle.
Comunque!
Il tema di questa agenda è (nemmeno a farlo apposta) il cinema.
E quindi tutto in tema, compreso l’albetto allegato contenente la storia inedita L’ARTISTA, dedicata a THE ARTIST, il film vincitore di tanti premi oscar che ho iniziato a vederlo, dopo 5 minuti ho spento. Due maroni gonfiati così. All’istante. Come la polenta Valsugana.
Forse qualcuno ha preso la RAT-AGENDA 2013. Spero che gli sia piaciuta e che gli possa piacere anche questa.
La soddisfazione più grande l’ho avuta quando tempo fa, a Roma, durante una riunione misteriosa di scienziati, nei sotterranei di una libreria, una cosa di cui parleremo poi con più agio, tra loro si fa avanti un Geologo che mi mostra orgoglioso la RAT-AGENDA 2013 e mi chiede “Quale geologo possiede un’agenda così?”
E io, commosso: “I migliori.”

Osteria dei Tre Vecchi
Buon Ferragosto in ritardo, dall’Osteria dei Tre Vecchi.
Da sinistra verso destra: Andrea Plazzi, l’unico e il vero Sem, leo “il Vecchio” Ortolani e Angelo Nazzaro, che è il mio nume tutelare delle fiere del fumetto, e del fumetto in generale.
Con Angelo ci conosciamo dal gennaio del 1996, che avevo un banchetto (ma veramente un banchetto scolastico) con sopra i primi due numeri di RAT-MAN autoprodotto, e lui aveva il suo stand di fumetti e gadget e ne aveva navigate, di fiere, e mi ha educato al pubblico e mi ha dato i primi consigli su come affrontare quel mondo conosciuto solo a metà che era il mondo del commercio editoriale.
Come da tradizione, eccoci riuniti nella ridente località di montagna. Come tre vecchi.
Ma che vecchi, signori miei!
Roba che ci hanno scartati dagli EXPENDABLES 3 perché avremmo rubato la scena.
Foto di Isabella Rinaldi

Follie da Rat-Man
https://www.youtube.com/watch?v=EJW2_2cJ6r4
Luca, lettore di Rat-Man.
Partito da pochi giorni per l’America.
Uno che ha voluto omaggiare le sue letture con un gesto insano.
Ma commovente.
Cose che io, se mi trovassi in cima a quegli scalini, con la stessa flemma, li ridiscenderei, mi sgancerei da tutto, ringrazierei e correrei verso la macchia mediterranea lanciando il tipico verso dell’allodola.
Buon sogno americano, Luca!

La borsina di RATOLIK
Che shopper fa tanto “auazzamerega, ahò!”
La troverete allo stand della Panini. Mi sa che la daranno solo a chi spenderà e spanderà, non mi illudo, non illudiamoci. Ma se avete da spendere e spandere allo stand della Panini, esigete la borsina di RATOLIK.
Io ho quella di ALLEN dell’anno scorso. E’ così grande che non la posso usare per niente altro che non sia il trasporto di cuccioli di ippopotamo, ma nel caso ne incontrassi uno, non sarò impreparato, come l’ultima volta con l’uovo di Roc.

Saremmo a Saronno
Nel caso vi interessasse.
Come potetete leggere sulla locandina,
il 19 ottobre, che è un bel sabato sera, a partire dalle ore 18.00, Roberto Recchioni e io saremmo a Saronno, in questo locale chiamato LA FABBRICA DELLA BIRRA (indovinate cosa fanno in questo locale)gentilmente messoci a disposizione dal proprietario.
Alle 18 saremmo lì a parlare di blog e fumetti e a sfidarci a birra e salsicce. Giudice della gara, Antonio Incorvaia, un bell’uomo che ricorderete come l’autore di “GENERAZIONE 1000 EURO”.
Vabbè, la sfida a birre e salsicce l’ho messa io, ma poi il Rrobe mi mangia poco, io parto forte ma mi fermo subito, magari la evitiamo.
Non possiamo invece evitare di raccontarvi cose che succedono dietro le oscure quinte dell’editoria, o tragici fatti accaduti a chi ha aperto dei blog, tipo che poi si sono trovati in un fosso senza un post.
Per quei due o tre che hanno salvato da un disastro aereo accaduto alla fine degli anni 70 sulle Ande e ritrovati solo adesso, Roberto Recchioni è autore di fumetti come JOHN DOE e adesso curerà la collana DYLAN DOG, per la quale ha scritto in passato la bellissima storia MATER MORBI, edita in formato lussuosissimo dalla BAO. Lo ricorderete forse anche per il suo personaggio ASSO, di cui avevo parlato anche su questo blog riguardo la scorsa edizione di LUCCA COMICS end GHEIMS end SAAINS.
Ma Roberto, anzi, Rrobe, come si firma, è anche molto presente in rete con il suo blog DALLA PARTE DI ASSO:
http://prontoallaresa.blogspot.it/
Non vorrei ricordare male, ma probabilmente faremo anche un disegno insieme e poi lo metteremo all’asta. Sempre che Rrobe non mi metta in difficoltà disegnando una delle sue donnine messe a pecora, che io con l’antica pratica della pastorizia non so poi cosa disegnarci insieme.
E del resto, non posso mica rischiare di disegnare per primo, che poi mi passano un foglio dove c’è già disegnata una saponetta per terra, faccio tanto di disegnare Rat-man che la raccoglie e addio.
Eh, Roberto? Mi raccomando, non mi fare arrossire che c’è gente che mi conosce.
La serata è organizzata in collaborazione con l’associazione QUELLI CHE CON LUCA e parte del ricavato della serata andrà in beneficenza per la lotta contro la leucemia.
Se verrete, vi chiediamo di parcheggiare distanti dalla nostra Dune Buggy rossa con la capottina gialla.

STATUARIA
Giuro che mi son quasi commosso.
Volevo solo condividere alcune immagini ancora “criptate”, che non so nemmeno se possa farlo, ma chissene, dai, siam tutti amici, e dire che per me sono bellissime. Non vi dico Cinzia.
Sono prodotte da COSMIC GROUP e realizzate da INFINITE STATUE.
E usciranno per LUCCA COMICS end GHEIMS end SAAINS pure queste. Alè.
Non vedo l’ora di mettermi all’opera sulle prossime.
Un ringraziamento allo scultore, Mauro Gandini, e alla colorista, Nathalie Michaud.
Qui sotto, alla domanda “Quanto costano?”, risponde, emblematicamente PICCETTINO.

Better News
Gente che si conosce da anni e che si fa gli scherzi su internet.
Alla fine vai a scoprire che l’autore dell’articolo di BadComics era Deboroh Walker.
Deboroh! Ma pensa te!
Un ridere!
Come a dire che senti una puzza in ascensore, ti guardi intorno con sospetto e poi scopri che sei stato tu!
Insomma, Carlo Alberto Montori, in arte Deboroh Walker, uno che è pure stato immortalato su RAT-MAN, mentre si lamenta che nel cartone animato non si vede il pene, è adesso tra i redattori del nuovo arrivato del marchio BadQualunquecosa e si è fatto subito riconoscere.
A dimostrazione che l’ambiente del fumetto è davvero piccolo. Siamo tutti lì, stretti, stretti. Come in ascensore, appunto.
E allora dai, chiariti i malintesi, scusati gli scusabili, abbiamo festeggiato con una bella intervistona, pubblicata appunto sul sito:
http://www.badcomics.it/2013/10/badcomics-intervista-leo-ortolani/2578/
Ma sapendo che siete pigri e se non ve la leggo io, nemmeno ci provate, almeno ve la copioincollo qui sotto…
DeboroH:
Abbiamo con noi Leo Ortolani, celebre autore di Topolin… coff! coff! Rat-Man.
Da qualche anno hai svelato che il traguardo iniziale del numero 100 per Rat-Man era solo indicativo e che la serie proseguirà per qualche numero in più.
Avanti, ormai però puoi confessarlo: è stato solo uno stratagemma per diminuire le aspettative dei lettori nei confronti di questi numeri e in realtà la serie finirà davvero col numero 100.
leo:
Lo stratagemma è quello di creare aspettative e poi deluderle. Va preparato con cura, io ho iniziato nel 1997. Per i primi 13 anni dici a tutti che finirai con il numero cento, poi, dal numero 80 in poi, ti rimangi tutto.
A questo punto, invece di fare uscire il numero cento, lo salti. Dopo il 99 uscirà infatti il 101. La storia del 101 è praticamente già tutta nel numero stesso. Ci sono 101 Rat-Man inseguiti da una che vuole farsi una pelliccia gialla.
DeboroH:
Rat-Man è il personaggio che ti ha lanciato ed è stato al centro della tua carriera per 25 anni, dandoti un successo di critica e pubblico che pochi fumettisti hanno ottenuto in Italia. Mese dopo mese si sta avvicinando il momento della conclusione e, anche se non sarà un addio definitivo, rimane comunque la fine della sua serie regolare.
Quali sono le tue sensazioni a riguardo e come ti prepari a vivere questo “distacco”?
leo:
Non mi preparo, tanto non sarò mai pronto a lasciarlo. O lui a lasciare me. Avverrà. Come è nella natura delle cose. Ma come, o quando, lo decideranno le storie. Ho smesso anche di immaginarmi una fine, tanto il giorno dopo è già cambiata.
Ovviamente, se penso a un dopo Rat-Man, provo un misto di sgomento ed esaltazione. Sgomento, perché dopo tanti anni, è come andare per strada nudo, con una cravatta. Esaltazione, perché ho comprato una cravatta nuova, molto bella.
DeboroH:
Ora parliamo un po’ dei numerosi progetti che saranno presentati a Luccacomics & Games 2013 e che ti vedono coinvolto.
Innanzitutto: come credi che riuscirai a presentarli tutti quanti in soli 4 giorni di fiera?
leo:
Non ci riuscirò. E sarò presente solo tre giorni su quattro. Così, magari, qualcosa si è già presentata da sola il primo giorno.
Anzi, se mi vedrete stanco, non fateci caso. E’ un’aria vissuta che, dicono alla casa di riposo, mi dona molto.
Deboroh:
Immagino che la copertina variant di Capitan America sia un sogno che si realizza, hai sempre puntato a disegnare i supereroi Marvel. Credi che questa collaborazione possa essere un segnale di “riapertura” da questo punto di vista per poter fare in futuro qualcosa di simile? 15 anni fa avevi potuto inserire addirittura personaggi Marvel in storie di Rat-Man come “Legami di Sangue” o “L’immutabile Destino”…
leo:
Veramente, il mio concetto di “sogno che si realizza” è aprire la porta e trovare Manuela Arcuri vestita di Domopak.
Detto questo, disegnare delle copertine MARVEL è sempre divertente, anche se terribilmente impegnativo, visto che bisogna poi passare una sorta di esame da parte di un rappresentante della MARVEL stessa, che decide se la tua idea per la copertina possa andare bene o meno. E infatti, nel caso della copertina degli AVENGERS non andava bene, visto che la mia idea di vestire Occhio di Falco e Vedova Nera come gli AVENGERS, quelli dei telefilm, cioè John Steed ed Emma Peel, avrebbe strusciato contro una causa legale ancora aperta che la Marvel ha, con chi detiene i diritti di AGENTE SPECIALE.
Con la copertina di CAPITAN AMERICA è andata meglio, ma forse sono io che ho più feeling con il personaggio di Kirby. E poi c’erano tutti quei mostri di John Romita Jr. che sembrava dicessero “Disegnami!Disegnami!”
Probabilmente ci saranno altre occasioni, in futuro, ma onestamente, più che puntare a disegnare i personaggi della Marvel, sarei contento di rivedere e pubblicare quella storia sui F4 che realizzai nei primi anni 90. La cosiddetta “The Last FF Story”. Per il resto, sono già contento con i miei, di personaggi.
DeboroH:
I tuoi fan difficilmente si sarebbero mai potuti aspettare di vederti alle prese con due personaggi come Geppo e Diabolik. Ci puoi raccontare com’è cominciata questa “improbabile” collaborazione e il tuo legame con questi pezzi da novanta del fumetto italiano?
leo:
Per quello che riguarda GEPPO, sono stato semplicemente contattato dalla RW e mi sono divertito a omaggiare il personaggio femminile della serie, quella Fiammetta che in fondo aveva fatto sognare un po’ tutti i lettori di Geppo.
Per DIABOLIK il discorso è più complesso. Qui si tratta di una sorta di “colpo di fulmine” tardivo. Dopo 50 anni di pubblicazioni, ho scoperto il piacere di leggere le incredibili avventure di Diabolik. Così, fuori da ogni anniversario e da ogni celebrazione, quindi perennemente in ritardo, come mio solito, ho voluto rendere omaggio al personaggio delle Sorelle Giussani con questo RATOLIK.
Mario Gomboli, gentilissimo, mi ha regalato i bellissimi volumi usciti con la Gazzetta dello Sport anni fa, e nel leggere le prime storie, mi hanno colpito le incredibili coincidenze con alcune situazioni che ho messo dentro la mia parodia. Come il primo incontro tra DIABOLIK ed EVA KANT, qui trasformato nel primo incontro tra RATOLIK e ADA. Le dinamiche sono le stesse, ma non avevo ancora letto la storia originale.
Non voglio promettere cose che poi potrei non mantenere, tipo STAR RATS 2, ma non mi dispiacerebbe fare altre storie di RATOLIK, un giorno. Il formato dell’albo e la sua gabbia a due/quattro vignette al massimo mi ha divertito molto. Come il recuperare i retini, che non usavo più da mille anni, visto che non li metto al computer, ma uso quelli adesivi da applicare alle tavole, rigorosamente a mano, ormai introvabili. Per fortuna avevo ancora alcuni fogli adesivi che mi erano rimasti da parte.
E’ stato un tuffo nel passato.
E a proposito di STAR RATS 2, sto iniziando a mettere da parte alcuni materiali, quindi, con un ritardo di solo una decina d’anni sulla promessa fatta, è probabile che il prossimo speciale possa essere quello. O LO OBBI.
Ecco: come RATOLIK, ho subito sviato gli entusiasmi con una cortina fumogena di promesse. Ora che il fumo si dirada, sarò già oltre frontiera.
DeboroH:
A Lucca sarà messa in vendita la prima di quattro statue di tuoi personaggi realizzate da Infinite Statue. Hai pubblicato sul tuo blog alcuni bozzetti che avevi disegnato come indicazione per le statue; quanto e in che modo ne hai seguito la realizzazione nel corso del processo?
leo:
In questo caso, diversamente dalla prima bella statuetta di Rat-Man, tratta dalla serie animata, a cui non avevo partecipato attivamente, la collaborazione con lo scultore e la colorista è stata strettissima. E proficua. E il risultato sono due statue, Rat-Man e Cinzia, come le ho sempre pensate. Fedeli ai personaggi e colorate con quelle sfumature e quella attenzione ai dettagli che rende onore alla INFINITE STATUE.
A queste prime due, di cui la prima, RAT-MAN, sarà disponibile già a LUCCA COMICS, seguiranno altre due statue importanti e interessanti, quella di JANUS VALKER e quella di DARK MOUSE, il lato sfortunato della Forza.
Ovviamente, ci sono altre mille statue in attesa di essere realizzate, ma siccome non si va in paradiso a dispetto dei santi, vedremo come saranno accolte dal pubblico queste prime quattro.
DeboroH:
Sempre a Lucca sarà presentato Misterius – Speciale Scienza, albo realizzato con la collaborazione di Andrea Plazzi. Di tutti i tuoi progetti “lucchesi” è quello di cui finora è stato svelato meno, ce ne puoi parlare più approfonditamente?
Quanti Mars sono stati consumati durante la sua realizzazione?
leo:
Come forse saprete, o se non lo sapete ve lo dico io, Andrea Plazzi collabora con la manifestazione lucchese già da diversi anni, e in particolare è promotore di una sezione dedicata alla scienza, quel LUCCA COMICS and SCIENCE che è alla sua seconda edizione. Con la collaborazione di Roberto Natalini, matematico e ricercatore del CNR di Roma, Andrea ha raccolto articoli e interventi di scienziati veri, mica quelli dei film della Hammer, realizzando il numero zero di una rivista, in cui mi sono infilato senza vergogna, dicendo che ero uno scienziato anch’io.
E invece gli ho rifilato una puntata vera e propria della trasmissione a fumetti “MISTERIUS”, dove il nostro conduttore preferito ci porterà in viaggio attraverso i più grandi misteri della scienza. Si parlerà di matematica, di astrofisica e di enciclopedie. MISTERIUS – Speciale Scienza, è dedicato a tutti coloro che vorrebbero saperne di più sul mondo che ci circonda, ma poi gli basta sapere chi vince il grande fratello.
DeboroH:
Un paio di anni fa il Rat-Man Fan Club aveva organizzato un’asta di di 2 tavole a fumetti con un disegno co-realizzato da te e un altro autore, in quell’occasione John Kovalic e Milo Manara.
Quest’anno l’operazione si ripeterà ma, invece di un’asta delle tavole originali, allo stand del Rat-Man Fan Club sarà possibile acquistare un portfolio in edizione limitata il cui incasso sarà utilizzato per la costruzione di pozzi in Africa. All’interno del portfolio ci saranno le stampe di 9 “disegni doppi” realizzati per l’occasione da te assieme ad altrettanti grandi del fumetto italiano e mondiale.
Ci puoi parlare di come ti sei approcciato a queste “tavole da completare” e cosa i fan si possono aspettare di trovare in questi disegni?
leo:
Questa iniziativa benefica, che rende onore al club di Rat-Man e rende orgoglioso me di avere questi fan, è nata e si è sviluppata all’interno delle passate edizioni di LUCCA COMICS (and Games, dai), acchiappando mostri sacri del fumetto e spingendoli a prestare la loro opera per raccogliere fondi da destinare a opere a favore delle popolazioni africane, che non hanno ancora le fiere del fumetto. La speranza, infatti, è che una volta costruito un pozzo, quasi sicuramente organizzeranno della fiere del fumetto anche là.
E’ un’ipotesi da dimostrare, ma siamo convinti che sia un po’ la naturale evoluzione delle cose.
Per fare questo, quindi, si è pensato di far realizzare dei disegni a quattro mani da diversi autori di fumetti e da me, costante unica in questi disegni.
Così, nel tempo, sono state raccolte una decina di queste strane accoppiate disegnate ed è stato realizzato un portfolio che le raccoglie. Portfolio che verrà messo in vendita sempre a LUCCA COMICS (e i giochi) a scopo benefico.
Credo che sul sito di Rat-Man e del Rat-Man Fans Club verranno date presto delle indicazioni più precise riguardo l’iniziativa. A me resta solo da dire che disegnare sui fogli dove hanno già disegnato Silver o Taniguchi, intimorisce sempre un po’, anche adesso che sono uno scienziato.
DeboroH:
Qualche consiglio per gli acquisti: tra i fumetti che hai letto nell’ultimo periodo, ci sono opere che ti hanno colpito particolarmente?
leo:
Ma DIABOLIK, naturalmente. Anche se al momento sto recuperando quelli più vecchi, delle ristampe. E poi aspetto la seconda parte de L’URLO di Luca Conca, in uscita a LUCCA COMICS (e quelle cose là). Come tutti, sono curioso di leggere gli ORFANI di Recchioni e il nuovo DODICI di Zerocalcare. In casa mia (Panini) aspetto l’ultimo volume di THE BOYS di Ennis, e tutto quello che esce di Brubaker. Seguo sempre i manga SHAMO, REAL, VAGABOND e (quando i pianeti si allineano) BERSERK.
Supereroi: ULTIMATE SPIDER-MAN, perché Bendis è davvero, ma davvero bravo.
Di sicuro mi sto scordando qualcosa, ma al momento non mi viene in mente altro. Poi, una volta spedite le risposte all’intervista mi verrà in mente qualcosa come la migliore serie che sto seguendo adesso.
DeboroH:
In più di un’occasione hai dichiarato che ti piacerebbe realizzare una ristampa di Rat-Man in un formato da edicola simile ai comic-book americani, arricchendola con contenuti inediti.
Ora che la serie regolare di Rat-Man sta giungendo a compimento, stai sviluppando il progetto? Ci sono novità a riguardo?
leo:
Il progetto è in fase avanzata. C’è anche una data di uscita di massima, ma qui non facciamo come i film di Hollywood, che prima dicono quando esce un film e poi lo fanno. Noi siamo un po’ più seri. Prima progettiamo la serie e poi annunciamo la data di uscita.
E’ possibile che ne saprete di più a LUCCA COMICS (eccetera).
L’intento è quello di presentare la serie di Rat-Man con un apparato redazionale a corredo che vorrebbe fare impallidire i contenuti speciali della versione estesa di THE LORD OF THE RING.
Semplicemente, insieme alle storie di Rat-Man, troverete la sua storia. O la mia, fate un po’ voi. Il racconto di come sia nato e si sia sviluppato negli anni questo personaggio, con bozzetti inediti e addirittura strisce o pagine inedite, disegnate per l’occasione, basate su brani di sceneggiature non utilizzate. Ovviamente non saranno inserite nelle storie che le hanno generate, ma li troverete dentro la rivista, a corredo degli articoli che racconteranno la genesi di ogni storia pubblicata.
L’idea di una ristampa mi è venuta per venire incontro ai lettori che sono NATI durante la serie di Rat-Man e che hanno iniziato a leggere le avventure del personaggio a partire da albi tipo il numero 56. O da albi successivi. Recuperare gli arretrati, nonostante i TUTTO RAT-MAN a volte può scoraggiare, così, sulla base delle continue richieste che ho ricevuto per posta in questi anni, proveremo questa nuova avventura.
I lettori che già possiedono la serie regolare, ma a cui potessero interessare i contenuti speciali che realizzerò appositamente per questi albi, sappiano che li raccoglierò in un secondo momento, in un volume apposta.
Così che non siate “costretti” a ricomprare per forza tutta la serie, per averli.
A chi non interessano, va già di lusso così.
A chi non interessa Rat-Man, ha sbagliato intervista. Spiace anche un po’, farlo notare.
DeboroH:
Sul fronte parodie, cosa ci puoi dire? Ci sono film che hanno attirato la tua attenzione, o che addirittura hai già in cantiere?
leo:
A parte il già citato LO OBBI o STAR RATS- Episodio 2, direi che al momento non c’è altro. Ma mai dire mai! Poi al cinema esce qualcosa che mi fulmina il retrocervelletto dell’entusiasmo e mi ci butto a capofitto, scordandomi di tutto il resto!
DeboroH:
In questi anni hai realizzato alcuni fumetti che, per tua stessa ammissione, potrebbero essere sviluppati in futuro nel periodo post-Rat-Man.
La Mucca che Dorme, i Sacrificabili, le tue recensioni cinematografiche a fumetti CineMAH…
Hai già idee a sufficienza per almeno una cinquantina d’anni, come pensi di destreggiarti tra tutte? C’è qualcosa a cui tieni in particolar modo e che pensi avrà la priorità sul resto?
leo:
A dire il vero, al momento mi diverto moltissimo con le recensioni dei film. Mi vengono fuori con naturalezza.
Dopo aver visto un film, la mente inizia a partorire la recensione con una velocità che non avevo dai tempi delle storie di VENERDI’ 12. E questo significa che la sorgente trovata butta copiosamente.
Ma anche Mucca Che Dorme ha lo stesso effetto. E de I SACRIFICABILI ho un faldone di appunti che ormai esplode (eggià…).
E che dire de I GUARDIANI? La serie di agenti speciali che avrei sviluppato e che si giocò, per un momento, l’autoproduzione con RAT-MAN?
Insomma…non so cosa ci sarà, dopo RAT-MAN. Devo arrivarci. La salita è ancora lunga e solo in cima vedrò cosa c’è dall’altra parte.
DeboroH:
Nonostante una parte di lettori preferisca “quelle buone vecchie storie di Rat-Man che facevano tanto ridere” nel corso della serie sei riuscito a far evolvere la tua narrazione (in realtà il processo continua tuttora) dando vita a trame più profonde e storie che avrebbero una loro dignità anche se spogliate dall’elemento comico.
Hai mai preso in considerazione l’ipotesi di realizzare una graphic-novel “seria”, lasciando da parte completamente l’umorismo, visto che è ormai chiaro che non è il tuo unico asso nella manica?
leo:
Avevo nel cassetto una cosa più che seria. Durissima. Poi era così terribile che al momento l’ho lasciata perdere. Ma sul fronte “storie serie” potrei anche dedicarmi alla Prima Squadra Segreta. A volte mi pare di essere dentro una gabbia che mi sono costruito da solo, con le sbarre fatte di umorismo. Se Ortolani non fa ridere, che Ortolani è? E’ per questo che dopo la mia trilogia dell’Ombra (Rat-Man 91-93)ci sono stati dei lettori che hanno lasciato la serie di Rat-Man.
Ma fortunatamente ci sono stati anche moltissimi lettori a cui è piaciuta. E me lo hanno scritto. E questo mi ha dato fiducia. Forse il laboratorio per generare queste storie non è la serie di Rat-Man, ma potrebbero comunque essere accolte dal pubblico come un mio diverso modo di scrivere.
Per quello che mi riguarda, che sia scrittura comica o drammatica, mi interessa solo che sia buona.
DeboroH:
Oltre ai vari lavori futuri di cui abbiamo già parlato o che hai annunciato in precedenza, c’è qualche altro progetto che ti ronza nella testa e di cui non hai mai parlato?
Se ti va di parlarne questo è il momento.
Apriti pure con noi, sentiti libero, tanto siamo tra pochi intimi.
leo:
Disegnerò Topolino.

Se la sai, rispondi!
Sarà che mi è rimasta qui, la cosa che avevo risposto perfettamente al concorso di Topolino che metteva in palio il furgone-safari di Big Jim e poi non mi era arrivato nulla, fatto sta che adesso, se trovo delle domande a cui so rispondere, lo faccio sempre, in maniera compulsiva.
E in questo momento, complice l’arrivo di LUCCA COMICS and FRIARIELLI, mi vengono fatte un sacco di domande a cui ovvamente rispondo. Ma per ora, nessun furgone-safari di Big Jim in vista.
Quella che trovate a questo indirizzo è di Cristiano Bolla, che scrive per il sito Solosapere.
http://www.solosapere.it/libri/2584-leo-ortolani-il-padre-di-ratman-si-racconta-a-solosapere
Sapendo, al solito, che cliccare e aprire una pagina in più fa partire la ventola ai computer meno sofisticati, tipo il mio, ve la copioincollo qui sotto, come da tradizione.
Ma dopo, fate un salto anche su quel sito lì, che ci sono cose interessanti. Ma non il furgone-safari di Big Jim.
CB: Cosa vuol dire, oggi, “essere fumettista” e quale è la sua “missione”?
leo:Essere fumettisti, nell’accezione più stretta di “persona che vive facendo fumetti”, è un sogno che si avvera. Oggi come ieri, come domani. E’ poter vivere facendo qualcosa che faresti anche gratuitamente, ma non ditelo agli editori.
Non c’è una “missione” dietro. Almeno, io non ho alcuna missione da portare avanti, se non raccontare le storie che mi piace raccontare. Ma non ci sono secondi fini, tipo “adesso, con questo fumetto voglio spiegare ai lettori le dieci regole d’oro per conquistare una ragazza”. Non le troverebbero comunque! Non con VENERDI’ 12, a esempio.
CB: Cosa la spinge a lavorare praticamente da solo, occupandosi di tutto, chine e testi compresi?
leo: Non sono solo. Ho i miei personaggi. Suona malissimo, e sicuramente al mio terapista non piacerà quello che scrivo, ma la verità è questa. Chi vive per la maggior parte in un mondo di fantasia, non sarà mai solo.
E poi c’è la passione. Quella cosa che ti porta, da solo, a fare il giro del mondo in barca a vela, che ti porta, da solo, a scalare le montagne più alte, o a vivere in grotta, sempre da solo, per dei mesi.
La passione, quando brucia, non ti lascia solo. Mai.
Infine, ci sono la precisione e la velocità. Faccio prima a fare le cose per conto mio che spiegare a qualcun altro perchè deve usare un’espressione, in quella vignetta, invece che un’altra. Oltretutto sono anche veloce, per cui avere un assistente che mi fa, che so, le chine, o il lettering, potrebbe addirittura rallentarmi.
CB: Da dove nasce, secondo lei, il suo successo?
leo:Grazie per il “lei”, ma non sono una donna! Oh!Oh!Oh! Dammi pure del voi. Il successo? Da dove nasce? Non ne ho idea. So che Rat-Man piace, ma credo che il suo “successo” sia proporzionato alla sua altezza. E mi va bene così.
Forse piace perchè è un personaggio vero. Che fa quelle cose che spesso facciamo tutti. Quelle imbarazzanti, dico, non quando si lancia da un palazzo. Così uno può ridere di lui e di se stesso, in maniera catartica. Cosa significa “catartico”? Significa che quando vedi un’altro che fa le stesse figuracce che hai fatto tu, ti senti meno solo. E poi vedi che si può sopravvivere ai propri errori. La vita va avanti lo stesso e puoi farne di nuovi.
CB: Veniamo al personaggio per eccellenza, Rat-Man: come ha fatto una parodia di Batman “fino a un certo punto” cioè un personaggio ispirato, a diventare praticamente parodia di tutto?
leo: Non credo sia parodia di tutto. O meglio, non credo che Rat-Man sia solo un personaggio che fa le parodie, e lo dico nonostante lo vesta spesso con i panni di altri personaggi di film famosi, come Star Wars, Harry Potter e via dicendo. Ma forse volevi chiedere come ha fatto Rat-Man, nato da poche pagine di una parodia cinematografica a diventare …Rat-Man. Cioè qualcosa di più grande.
Ci ho lavorato sopra parecchio. Quasi 25 anni, se consideriamo la sua primissima storia, del 1989. E insieme a lui, poco alla volta, mi sono incamminato lungo questa strada narrativa, alla scoperta di ciò che uno così poteva nascondere. Sono entrato dentro la sua testa, che poi era anche un po’ la mia, e ho tirato fuori tutto quello che c’era dentro. E ho visto che era materiale interessante. Strano, ma interessante.
CB: Rimanendo in ambito cinema, i suoi lavori si concentrano molto sulla parodia dei film più famosi (dal Signore dei Ratti ad Avarat, per dire): come mai questa scelta? Perchè c’è molto più materiale cui ispirarsi o perchè può avere molto più seguito?
leo: Le volte in cui mi dedico alle parodie, che poi sono parodie particolari, che riprendono gli elementi originali per giocarli su altri terreni, la volta in cui faccio queste cose, dicevo, le faccio per pochi, semplici motivi. Innanzitutto, perchè mi è piaciuto molto quello che ho visto e mi piacerebbe rifarlo con Rat-Man. Che per me significa usare il mio alter ego per vivere la stessa avventura. O viverne una simile, dal momento che io, e quindi Rat-Man, non sarei mai in grado di rifare le stesse cose che fanno gli eroi della storia originale.
Secondariamente, la parodia ti permette di raccontare una storia divertente basandoti su una storia già conosciuta dalla maggior parte delle persone. Di conseguenza, anche la capacità di diffusione è più elevata.
CB: Quando crea un nuova parodia, appunto, basata su un film di grande tendenza, quali sono gli elementi su cui si concentra maggiormente per tirar fuori tutta la comicità?
leo: Non ci sono delle formule preconfezionate. Dipende dal tipo di film che vado a parodiare. Nel caso di 300, affiancare un incapace a Leonida era la soluzione migliore per ottenere un effetto comico. Nel caso di Star Rats o del Signore dei Ratti, si introduce semplicemente l’eroe comico all’interno di situazioni ben conosciute. Il suo approccio stravolge le regole conosciute attraverso il film e genera l’umorismo.
La cosa più difficile, ma che perseguo in ogni mia parodia, è quella di riuscire a mantenere la storia autonoma dall’originale. In pratica, che sia comprensibile e faccia ridere anche se un lettore non conosce il film da cui è stata tratta. Nel caso di ALLEN, parodia più di Prometheus che di Alien, ho dovuto introdurre le gag della trasmissione pseudoscientifica “MISTERIUS” (una sorta di VOYAGER, ma peggiore) per spiegare su quali basi è nata la storia stessa del film Prometheus, da cui ALLEN è tratto.In questo caso, ho fatto anche un favore al film, francamente incomprensibile.
CB: Quali sono i possibili sviluppi e possibilità di questo tipo di parodia cinematografica? Nel senso: Ratman potenzialmente potrebbe vivere e prosperare fintanto che usciranno film che la ispireranno, oppure prima o poi dovrà cambiare orizzonte?
leo: Non faccio solo parodie di film, ma credo che in futuro continuerò a fare quelle che mi ispireranno idee divertenti, come ho fatto finora.
CB: C’è mai stato un film sui supereroi che le è piaciuto senza riserve? (curiosità personale! )
leo: Certo. 300! E poi ROCKY, e BARNABO DELLE MONTAGNE, e TUTTI A CASA e migliaia di altri. Sono onnivoro e ho film che adoro tra i generi più disparati. Dovessi iniziare a fare un elenco non chiuderei più questa intervista!
CB: Quale è il suo rapporto con i fans? Nel senso, in che misura tiene conto del loro interesse nel suo lavoro? Cerca di soddisfarli e di accogliere le richieste oppure fa tutto “di testa sua”?
leo: Una volta ho fatto la storia L’INCREDIBILE IK, per fare contento un mio amico, che si ricordava delle strisce che avevo fatto, di questo personaggio, e mi chiedeva quando lo avrei fatto comparire in RAT-MAN. Fu una storia troncata, riuscita a metà, che lasciava sospese un sacco di domande. Da quel momento ho deciso che le storie era meglio se le facevo per far piacere a me. Che funzionano meglio, anche solo perchè so dove voglio andare a parare o cosa voglio dire.
Niente dediche e richieste, quindi, con Rat-Man. Ovviamente, a volte cerco di accontentare anche i fan, realizzando storie più leggere, che so essere sempre apprezzate. Soprattutto dopo storie a puntate più complesse o seriose.
CB: Riallacciandoci alla prima domanda, quella sulla “missione”: quale è l’effetto, il risultato che pensa di ottenere dai lettori? Che cosa pensa che questi riescano a trarre dalle sue opere? Solo divertimento oppure vuole, che so, spingere ad una riflessione critica attraverso la parodia? Andando più in profondità (chiedo scusa per questo eccesso di serietà ): le sue opere hanno un messaggio di fondo? Qualcosa che vuole comunicare?
leo: Come detto all’inizio, per me non esiste una missione, dietro il fare fumetti. Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno, o di suggerire idee o stili di vita. Con le mie storie, io presento semplicemente un mondo di personaggi e le loro interazioni, secondo il mio personale modo di vedere le cose. Che è sempre opinabile. L’unico risultato che mi interessa ottenere è quello di non annoiare mai. Che ogni storia valga la pena avere speso i soldi del prezzo di copertina. Poi, ognuno può prendere da essa quello che desidera. Spunti di riflessione, messaggi di fondo, oppure solo divertenti gag. Dopo che una storia esce da casa mia, ognuno può interpretarla come vuole. Non a caso, a volte ci sono lettori che mi hanno scritto di avere trovato spunti interessanti là dove non pensavo di averne messi.
Perchè quando si fanno storie a fumetti, a volte non sappiamo nemmeno noi, cosa stiamo veramente facendo. E spesso lo scopriamo attraverso gli occhi di chi ci legge.
E questo spiega perchè quando vado in terapia c’è sempre la fila.
