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Channel: Come Non Detto » RAT-MAN
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Come resistere a DYLAN DOG?

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E sì che l’avevo già vista, questa copertina qui.
Bella, di Angelo Stano. Una copertina ammiccante al nuovo corso dell’indagatore dell’incubo che partirà a vele del galeone spiegate nel giro di un anno.

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Oggi l’ho rivista e non ho saputo resistere.

la solita vita

Un grosso in bocca all’uomo lupo al nuovo curatore della serie, Roberto Recchioni!



Perchè non parli?!?

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Si racconta che Michelangelo, finito di scolpire il suo Mosè e stupito dal realismo che era riuscito a ottenere con questa statua, avesse esclamato “Perchè non parli?”.
La statua del Mosè ovviamente non rispose, ma solo perchè avevano litigato il giorno prima.

In molti, nei giorni scorsi, dopo che ho mostrato loro la statuetta di RAT-MAN, hanno invece esclamato “Come posso prenotarla?”

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Ebbene, adesso è possibile farlo!
Basta che andiate alla pagina web che trovate qui:

http://www.ratman.infinitestatue.com/

Mi dicono dalla COSMIC GROUP che la statua di Rat-Man sarà presente in anteprima a LUCCA COMICS e GIOCHI con poche centinaia di pezzi disponibili.
Il grosso della produzione sarà disponibile nei negozi (e verrà distribuita a chi l’avesse già preordinata on line) verso la fine di novembre-inizi di dicembre.

La statua, lo ricordo, avrà una tiratura numerata di 1999 pezzi.
Ho chiesto se sarà ristampata (o come si dice, per le statue), nel caso venisse esaurita, ma da quello che ho capito, se il mio acufene non mi ha ingannato, sarà più probabile che ne venga riproposta un’altra, con una postura diversa.
Adesso so che Andrea Fedele sta già salivando, ma prendete questa mia ultima notizia con le molle.
Fate come se vi avessi detto che a primavera esce STAR RATS Episodio 2. Fate “aaah, sììì, va beeene…” con quell’aria di chi l’ha già sentita tante altre volte.


Roba da nani

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Che prepararsi alle varie fiere e festival e incontri, è un po’ come andare a cercare il tesoro perduto. Sai che parti, ma non sai se torni vivo.

Ma il tesoro siete voi, carissimi! Senti che suono di violini che c’è qui!
Una fine 2013 all’insegna dell’uscita del Vecchio Smaug Ortolani dalla sua caverna, dove egli custodiva da secoli le preziosissime tavole a fumetti, che a partire da Genova saranno finalmente rivelate, anche se a Saronno ne parleremo di già.

Siete pronti a segnarvi gli appuntamenti in cui potrete dire “Va’ Ortolani com’è vecchio!” ?

Eccoli qui sotto!

Sabato 19 ottobre

SARONNO

“Blog e fumetti a Saronno”
con Roberto Recchioni e leo ortolani. Modera Antonio Incorvaia.

A “La Fabbrica della Birra”
Via P.S.Giuliani 38.
L’incontro inizia alle ore 18.00 (poi ci fermiamo anche a cena)

Sabato 26 – domenica 27 ottobre
GENOVA

Festival della Scienza

Sabato 26:

Palazzo Ducale ore 15.30, incontro COMICS & SCIENCE
Con Roberto Natalini, Andrea Plazzi, leo ortolani.
A seguire, sessione di firme.

Domenica 27:

Palazzo Ducale 12.00- 13.00 sessione di firme

Venerdì 1 – domenica 3 novembre
LUCCA

LUCCA COMICS & GAMES

Venerdì 1

16.00-18.00 stand PANINI COMICS sessione firme

Sabato 2

10.00-11.00 stand PANINI COMICS sessione firme

11.00 Camera di Commercio, conferenza sull’umorismo (ha un titolo terrificante, tipo ROTFL, ma sarà divertente) (con i Paguri, Giacomo “Panda Likes” Bevilacqua, leo ortolani)

12.15 conferenza COMICS & SCIENCE Palazzo Ducale (con Andrea Plazzi, Roberto Natalini, leo ortolani)

13.15-14.00 sessione firme al padiglione Napoleone, presso lo stand ufficiale di LUCCA COMICS & GAMES (& SCIENCE, dai).

15.00 -16.00 sessione firme allo stand PANINI COMICS
17.00 fino a svenimento teatrale, presso lo stand RAT-MAN FANS CLUB
(Padiglione San Romano, S33 presso la self area)

Domenica 3

10-11 stand PANINI COMICS sessione firme
11.15-12.00 stand COSMIC GROUP ( padiglione p.zza Napoleone E167)
leo e la statua di Rat-Man che non parla

INOLTRE:

IO NON SARO’ ANCORA ARRIVATO A LUCCA, ma a chi interessasse, GIOVEDI’ 31 OTTOBRE:
Cartoon Club – 30 anni di fantasia al potere
giovedì 31 ottobre 2013 ore 14
in S4 – Sala Fondazione Banca del Monte (piazza San Martino)
Durante l’incontro, presenteranno il manifesto della prossima edizione di RIMINICOMIX, realizzato da me e , se farà in tempo, già colorato da Larry.

23- 24 novembre
PERUGIA

Festival dell’IMMAGINARIO
Dovrebbe esserci anche la mostra di tavole originali di MISTERIUS SPECIALE SCIENZA.
Ma al momento ci stiamo lavorando, sarò più preciso più avanti.


The SARONNO connection

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Come De Niro e Pacino in SFIDA SENZA REGOLE, Roberto Recchioni e io ci siamo incontrati di nuovo allo stesso tavolo, fianco a fianco, a rispondere a domande sul blog e sulle nuove uscite (ORFANI, che domande!)e a firmare gli albi a chi è venuto a vederci.
La prima volta, fianco a fianco nemmeno ve la potete ricordare, ma noi ce la ricordiamo,perchè era una LUCCA COMICS invernale, quella del 1996, e io avevo ancora un’autoproduzione e così lui. E quella volta è stato HEAT.

Insomma, sabato scorso a Saronno, per sponsorizzare la causa di http://www.quellicheconluca.org
e raccogliere fondi per la ricerca contro la leucemia, Rrobe e io siamo stati alla Fabbrica della Birra, e nei miei sogni di bambino doveva essere una simpatica e tranquilla serata tra amici, prima di una terna di weekend che terminerà con quello di LUCCA COMICS, passando per il FESTIVAL DELLA SCIENZA sabato prossimo, e invece eravate in tanti ed è finita che la sfida a salsicce e birra non l’abbiamo fatta perchè non c’era tempo per tutto, e soprattutto non c’era abbastanza tempo per parlare con tutti e salutarsi e disegnare e rivedere vecchie conoscenze del club!
Fatto sta che è stata una bella serata, importante e bella. Grazie quindi ad Andrea Ciccioni, a cui quellicheconluca fa capo (è il papà di Luca) e a Isabella (Isabbè!) che ha fatto veramente dei numeri da circo per organizzare tutti e tutto.
Grazie ad Antonio Incorvaia per la sua aver gestito il tutto da consumato presentatore televisivo e ai ragazzi che hanno suonato, a quelli che gli hanno aperto, alle moto, alla birra e a Luca, che è stato il nostro angelo custode.

Di seguito, una serie di scatti BELLISSIMI per fare sbavazzare chi non è venuto anche lui che c’era posto, laggiù, dietro le sedie impilate.

Il Rrobe e Andrea Ciccioni per Web TV

Il Rrobe e Andrea Ciccioni per Web TV

Antonio Incorvaia e Andrea, sempre per WEB TV

Antonio Incorvaia e Andrea, sempre per WEB TV

Il Vecchio di fronte al nuovo che avanza. Non basta il Lexotan e gesticola continuamente.

Il Vecchio di fronte al nuovo che avanza.
Non basta il Lexotan e gesticola continuamente.

Prima Rrobe...

Prima Rrobe…

Poi leo...

Poi leo…

Disegno realizzato a quattro mani per ringraziare un generoso lettore.

Disegno realizzato a quattro mani per ringraziare un generoso lettore.

Eccoci qua. Devo iniziare a fumare per darmi un contegno.

Eccoci qua. Devo iniziare a fumare per darmi un contegno.

Attenzione perchè questo sarà messo all'asta su Ebay prossimamente... Si vede molto che era anche un po' la festa di ORFANI numero 1 appena uscito?

Attenzione perchè questo sarà messo all’asta su Ebay prossimamente…
Si vede molto che era anche un po’ la festa di ORFANI numero 1 appena uscito?

Qualcosa, nei particolari di questo quadro, mi lascia perplesso...

Qualcosa, nei particolari di questo quadro, mi lascia perplesso…

Mauro Pietro Gandini e le sue statue di RAT-MAN e CINZIA! Bellissime, anche senza colori! Per la meraviglia dei ragazzi del club presenti!

Mauro Pietro Gandini e le sue statue di RAT-MAN e CINZIA! Bellissime, anche senza colori! Per la meraviglia dei ragazzi del club presenti!

Rrobe che non usa la tavoletta grafica. Va' come fatica! Va' che roba! :D

Rrobe che non usa la tavoletta grafica. Va’ come fatica! Va’ che roba! :D

Alain mi devi una birra. Anzi, un bargnolino.

Alain mi devi una birra. Anzi, un bargnolino.


LE STRANE COPPIE o il PORTFOLIO di RAT-MAN (a Lucca Comicseccetera)

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trombe

 

Squillino le trombe!
Finalmente arriva a Lucca Comics&Games 2013 il PORTFOLIO “LE STRANE COPPIE” di Rat-Man!

Da un’idea nata nel 2009, dopo oltre due anni di lavoro, il Fans Club Ufficiale di Rat-Man ha realizzato questo incredibile portfolio da collezione, prodotto in soli 200 pezzi, numerati a mano e incellophanati singolarmente (così resistono anche alla pioggia). 
Una chicca imperdibile che fa solo del bene: a chi la prende e a chi riceve i fondi; già perché tutto il ricavato andrà in beneficenza.

Nove autori a cui i ragazzi del Fans Club sono affezionati, sono stati coinvolti nell’iniziativa e hanno realizzato una serie di tavole disegnate a quattro mani con Leo. Così, Rat-Man si è trovato a fronteggiare stili e personaggi diversi tra loro. Il risultato sono le nove tavole, splendide e divertentissime, contenute nel PORTFOLIO.
Gli autori che hanno donato una loro opera sono:
Jiro Taniguchi, Silver, Miguel Angel Martìn, Giacomo Bevilacqua, Mauro Talarico, Elena Mirulla, Grillo, Max Frezzato, Paguri. Più ovviamente Leo, che ha lasciato la sua inconfondibile traccia su ogni tavola.

 

I Paguri con leo, miracolosa unione tra Livorno e Pisa.

I Paguri con leo, miracolosa unione tra Livorno e Pisa.

Caratteristiche del PORTFOLIO:

-carpetta gialla con logo di Rat-Man

-9 tavole 25×35 (quasi un A3) riprodotte in scala di grigio su carta Modigliani neve;

-1 tavola con breve scheda biografica degli autori.

Il PORTFOLIO, lo ricordiamo, è stato prodotto in soli 200 pezzi (dallo #000 al #199), numerato sul retro e con ogni tavola marcata (Marcatura a mano di colore NERO).

Il ricavato andrà in favore dell’associazione CHANGAMANO onlus , per la realizzazione di progetti di microcredito e\o la costruzione di una cisterna per quel famigerato pozzo in Tanzania, di cui si parlava gli anni passati e che oggi è divenuto una realtà.
Contestualmente verranno messe in vendita tavole singole (60 pezzi a tavola), marcate con un colore diverso (Marcatura a mano di colore BLU).

Trovate il Rat-Man Fans Club con il PORTFOLIO presso il Padiglione SAN ROMANO 1 (ingresso GRATUITO!) alla SELF-AREA, Stand S33.
Sabato, nel tardo pomeriggio, sarà presente anche Leo per incontrare chi vorrà aiutarci in questa impresa.

Per chi si paracadutasse, siamo qui.

Per chi si paracadutasse, siamo qui.

Info e anteprime su http://officialratmanfansclub.wordpress.com/
Se volete opzionare uno dei portfolio contattate i ragazzi del Fans Club Ufficiale di Rat-Man a:

ratmanfansclub@gmail.com

 (Io approfitto dell’ultimo spazio in fondo, per ringraziare tutti i ragazzi del Club per il loro straordinario impegno. In particolare, consentitemelo, Nicola, che per il portfolio si è fatto veramente un coso così, in questi anni. Grazie, Nicola e grazie a tutti. Ci vediamo a Lucca!)

 


Suonala ancora, Merlo!

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min_la lunga notte dell'investigatore Merlo_new_i.jpg

 

Oggi vi posterò lungo l’arco della giornata, un po’ di articoli pubblicitari riguardanti le cose mie che potrete trovare a LUCCA COMICS end CAMICIA.

Abbiate pazienza, tengo famiglia.

Partiamo da un albo che pensavo sarebbe uscito in anteprima a Lucca e invece a sorpresa(perchè non leggo mai il calendario delle uscite Panini) è già  in edicola e in fumetteria da un paio di settimane.

Si tratta della nuova edizione (e direi quella definitiva) de LA LUNGA NOTTE DELL’INVESTIGATORE MERLO, la storia del 1993 che ebbe già due precedenti edizioni, nel 1996 e nel 2000 e qualcosa, adesso non mi ricordo.

Forse la storia più longeva di tutta la mia produzione, se escludiamo SQUALO, del 1983(!) che però non ha mai avuto una riedizione così prestigiosa, rispetto a quella uscita (e ristampata) nel 1996.

1993-2013. Una notte lunga vent’anni, che si presenta finalmente nella sua versione originale di doppia striscia (le precedenti versioni erano rimontate da questa) e colorata in maniera particolare, come spiegato nell’articolo che troverete all’interno e che, per i pigrissimi, per intenderci quelli che lasciano il computer acceso su COME NON DETTO, con l’aggiornamento automatico della pagina, ve la incollo qui sotto.

IL COLORE DEL PASSATO

MERLO 13b

Tanti e tanti anni fa, quando i giovani ancora non esistevano, il fumetto muoveva i suoi primi passi nel mondo editoriale e cercava di catturare l’attenzione dei più piccini attraverso mille modi.

Così, fin dall’inizio, trattandosi di immagini, si cercava di renderle più appetitose attraverso il colore. Ma non era certo il colore che trovate oggi nei fumetti, frutto di abili coloristi che con photoshop sono in grado di ricreare, volendo, ogni possibile sfumatura, trasformando vignette in bianco e nero in meravigliosi dipinti. Non erano nemmeno i colori piatti e semplici di fumetti più popolari, come quelli dei supereroi degli anni 70, che giocando sulle tonalità e combinandole insieme, erano comunque in grado di stupire per le soluzioni cromatiche inaspettate.

Tanti e tanti anni fa c’erano pochi mezzi. E soprattutto occorreva tenere conto che i giornali su cui venivano stampati i fumetti, erano poi i giornali di notizie di cronaca, di sport, e di tutte quelle belle cose che il capofamiglia si leggeva, beato, in attesa dell’ora di cena. Ed erano giornali in cui bastava usare il nero che, combinandosi in microscopici puntini, dava anche il grigio e permetteva di riprodurre le fotografie. E al capofamiglia bastava.

Ma i fumetti, per quanto disegnati bene, erano rivolti ai ragazzi, e i ragazzi, grazie a Dio, hanno la capacità di vedere la vita a colori, e giustamente, in redazione, qualcuno pensò che sarebbe stato bello se parte di quei colori li avessero ritrovati anche nelle storie a loro indirizzate.

Così, all’alba del fumetto a colori, con un gesto magnanimo, gli editori regalarono ai lettori più giovani UN solo colore. Il rosso. Che sfumato poteva dare diverse gradazioni di rosa.

Apparvero quindi le prime strisce a colori, in cui avevamo il rosa dell’incarnato, il rosso di oggetti e vestiti, il rosso chiaro di sfondi o ambienti. E quando questi colori si sovrapponevano ai retini grigi, si ottenevano altri effetti ancora.

Forse qualcuno avrà visto in rete le strisce di CINO E FRANO, o quelle di MANDRAKE, o de L’UOMO MASCHERATO. O di BAGONGHI IL PAGLIACCIO. Erano tutti fumetti che durante la loro vita editoriale hanno sfruttato questo tipo di colorazione, chiamata in gergo tecnico “bicromia”, perché utilizza due colori, il nero e il rosso.

 

E finalmente arriviamo ai giorni nostri e all’idea di presentare LA LUNGA NOTTE DELL’INVESTRIGATORE MERLO in una edizione nuova e “definitiva”.

E dovete sapere che quando si discute di queste cose a volte siamo a pranzo, e quindi si beve e poi si fa a chi la spara più grossa.

E in questo caso c’eravamo Marco (e Marcello) Lupoi e la Sara Mattioli e Diego Malara e io, e giù di proposte per l’albo, basate su un gutturnio dei colli piacentini, mi pare, o forse era un chianti dei Conti della Cialtronaia, adesso non ricordo bene, perché poi siamo usciti di strada in un fosso e mentre ci tiravano giù i nomi eravamo ancora lì a ridere e a proporre delle cose editoriali ai carabinieri.

Comunque.

Tra le proposte che erano fioccate al tavolo, la prima, quella che ancora sei lì che sorseggi timidamente un primo bicchiere, con grazia, la prima proposta, dicevo, è stata quella di recuperare il suo reale formato di doppia striscia orizzontale. Tutti abbiamo annuito convinti, che ormai alla Panini Comics li ho abituati ai formati editoriali strani, che li lancio e loro vanno a prenderli e me li riportano. Divertentissimo. Un po’ meno, per loro.

Poi Diego ha rifatto il giro dei bicchieri che si erano vuotati e da lì, già che eravamo anche a digiuno, addio.

Sara ha iniziato a parlare di suo marito, Lee Bermelo, che com’è bello, che com’è bravo e ciao, l’abbiamo persa che è andata a comprargli due bustine di Cuccioli Cercamici per fargli un regalo.

Io e Marco ci siamo guardati come a domandarci cosa se ne fa, uno che disegna Batman dei Cuccioli Cercamici, ma tra moglie  e marito saranno poi fatti loro. Al che, Diego ha sparato che come lancio editoriale de LA LUNGA NOTTE, potevo fare firme e disegni per tutta la notte, appunto, nei negozi di fumetti del Paese. Io avevo bevuto ma non fino a quel punto, così gli ho chiesto se per cortesia poteva andare a comprarmi tre bustine di Cuccioli Cercamici che anch’io volevo fare un regalo a Lee, grazie, vai, Diego, ti aspettiamo qui. E alla fine ce la siamo giocata noi tre, Marco, Marcello e io. Che al quarto bicchiere ero già lì a dire “Facciamolo a colori, ma in bianco e nero!”, che intendevo come se fosse un film tipo CASABLANCA, che è a colori, ma  in bianco e nero, non so se mi sono spiegato, ma forse era il frizzantino del Traminer di Aufgang a parlare, e Marco, consultandosi con Marcello, che è astemio, ha esclamato “Bicromia!” Poi è svenuto.

Sicuramente ci sono riunioni editoriali più fruttuose, ma non posso dire che queste non portino dei risultati.

Bicromia. Nessuno faceva più bicromia da generazioni e generazioni. Nessuno si ricordava più nemmeno COME si faceva la bicromia, ma grazie al barolo chinato (seguono battute di cattivo gusto, classiche), trillai, come la signorina Silvani “Io! Lo coloro io, in bicromia!”

Ed eccoci qui.

LA LUNGA NOTTE DELL’INVESTIGATORE MERLO è stato colorato con un rosa e un rosso mattone, quindi in QUADRICROMIA, perché qualcuno, uno con gli occhialini, grazie alle sue incredibili incapacità tecniche, ha pensato che rosa e rosso, dai, son sempre lo stesso colore, un po’ chiaro, un po’ scuro, e invece sono due bei colori diversi, in quadricromia e alla Panini Comics il formicaio dei grafici era come se gli avessi tirato un calcio, a correre disperati di qua e di là a porre riparo con la tipografia, con la carta, con le consegne, con le tavole che non riuscivo a mandare tramite internet e non riuscivo a caricare sul server Panini.

Insomma, per recuperare le atmosfere dei fumetti di una volta, abbiamo creato disagi a tutta la filiera produttiva Panini, ma alla fine ce l’abbiamo fatta! Che non diciate poi che noi dell’editoria stiamo solo lì a bere e a spararle grosse.

 MERLO 13

Vorrei ringraziare mio fratello, Larry “THE ARTIST” Ortolani, per la pazienza e i consigli elargiti durante la mia prova sul campo della colorazione. Nonostante tutti i problemi, non posso dire che non sia stato bello, colorare questa storia in quella maniera. Una cosa particolare, per una storia che, rileggendola, mi ha lasciato stupefatto per la sua bellezza. E scusate, non dovrei dirmele da solo, queste cose, ma è una storia del 1993 e da allora ci sono state decine e decine di storie, forse più importanti, forse scritte meglio, o più audaci nella struttura narrativa…Ma MERLO resterà per me una storia “matura”, priva di quel bisogno di dimostrare “qualcosa”, che a volte noi autori mettiamo nelle nostre opere.

Una storia ferma e dal gusto retrò e pieno, in grado di lasciare una piacevole sensazione di calore.

 

Come un buon vino.

 

Prosit.

Leo Ortolani


LUCCA COMICS e RECENSIONE

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Foto del lettore Gabriele

Foto del lettore Gabriele

 

 

A Saronno, il mio fisico asciutto ma sgraziato, aveva subito una prima spallata sul piano salute. Incontrare i lettori in autunno, parti che stai benissimo, abituato a mesi solitari nel tuo studio asettico, BAM! Contatti con le più disparate patologie della stagione: raffreddori, tossi, ebola e peste suina. Come rotolarsi in un lazzaretto abbracciato a don Rodrigo.

La settimana dopo, a Genova, mentre ero piegato ancora per la spallata di Saronno, è arrivata una gomitata in nuca da aviaria, meningite e trombe dell’apocalisse faringeo. A Genova pioveva e c’era caldo, e c’era freddo, e c’era caldo e alla fine , pochi giorni prima di partire per Lucca Comics end Sanità, nonostante succhiassi chinino e mi iniettassi penicillina a cubetti, capii subito che non ne sarei uscito vivo.

 

Ed è quasi strano, scriverne adesso, a due giorni dal termine di tutto, bello arzillo come prima di Saronno, afflitto solo da una lievissima sieropositività, ma fiducioso nella tisana zenzero-limone.

LUCCA COMICS end GHEIMS end SAAINS end LUCCA (e il cerchio si chiude) ha colpito durissimo.

Fin dai viaggi di andata e ritorno, che mentre c’erano già le prime voci incontrollate di un leo ortolani avvistato dietro i gabinetti chimici, ero in coda sulla statale per la Cisa. E al ritorno, dieci chilometri di stop and go non me li ha abbuonati nessuno.

 

La diabolika anteprima a Lucca!

La diabolika anteprima a Lucca!

Ma è passata! Travolgendo tutto e tutti come un fiume in piena, un fiume di appuntamenti, lettori, sorrisi e canzoni, fumetti e cosplei, anche questa edizione di Lucca eccetera è passata.

 

E’ inutile sperare di cambiare qualcosa. Lucca è e resta l’appuntamento per eccellenza con il fumetto italiano (e non). Oggi il mio amico bottegaio, Davide, mi chiedeva “Perché proprio a Lucca?”, ma non ho saputo cosa rispondergli.

Fatto sta che ogni altra manifestazione, per quanto ci si sforzi, resta sempre al secondo posto.

 

Diego malara, Nicola Peruzzi e quello con la spada laser spenta e la maglietta di Topolino. Una sorta di profezia?

Diego Malara, Nicola Peruzzi e quello imbarazzante con la spada laser spenta e la maglietta di Topolino. Una sorta di profezia?

Questa volta dicono che ci sono state 200.000 persone. E sicuramente, venerdì pomeriggio, erano tutte nel tratto tra il padiglione della Panini Comics e lo stand del RAT-MAN FANS CLUB, alla self area, per cui coprire quella distanza è stato possibile solo facendo del parcour.

Mamme con carrozzine, Gioiose coppie con zaino che si immobilizzavano improvvisamente davanti a te, come a un segnale udibile solo da loro, cosplai che pensavano bene di unirsi in gruppi da 12 per rappresentare un paesaggio dell’Umbria, con conseguente movimento a spazzaneve che copriva tutta la larghezza della strada percorsa…

Insomma, tanta gioia, tanto amore, ma anche alcune invocazioni tipo “Michonne dove sei?”, che due o tre colpi di katana avrebbero fatto comodo.

 

Sono riuscito a presentare tutto quello che dovevo presentare? Sì. Sono riuscito a partecipare a tutte le sessioni di firme a cui dovevo partecipare? Sì. Sono riuscito a incontrare tutte le persone che volevo incontrare? No. Come al solito.

 

Gli angeli di Angelo!

Gli angeli di Angelo!

Perché c’è poco da fare…se sei un autore, une espositore, un editore, un addetto alla sicurezza o uno del Rat-Man Fans Club con la maglia gialla, sai già che sei lì a disposizione degli altri. Come un supereroe.

Ma mica tipo Superman. Tipo Rat-Man. Appunto.

 

Qualcuno scrive che mi ha incontrato e che mi ha visto sempre sorridente.

Volevo tranquillizzarvi. Non è una paresi.

Il fatto è che, sembra impossibile a dirsi, io a Lucca Comics eccetera, sono felice.

Essì. Lo ammetto. Dopo un anno passato nascosto dietro le tapparelle semi abbassate di questo studio, dove il massimo dei miei contatti umani sono io che parlo con il casco di Darth Vader che dice le frasi tipo “YOU DON’T KNOW THE POWER OF THE DARK SIDE”, Lucca mi fa incontrare in un colpo solo tutte le persone che vorrei incontrare durante l’anno e ci crediate o meno, mi diverto un sacco.

 

Specificare "Mi diverto un sacco".

Specificare “Mi diverto un sacco”.

 

Fatto sta che la febbre, giorno dopo giorno si è dispersa tra le stradelle del centro, oppure a forza di stringere le mani, l’ho passata poco a poco a tutti voi…Insomma, io lunedì mattina, mi sono alzato alle nove e stavo bene.

Una cosa che avrebbe piegato Cinzia Otherside, e invece eccomi qui che scrivo e disegno, come niente fosse successo.

Tipo un vampiro emotivo, che assorbe dai lettori l’energia vitale occorrente per vivere un altro anno.

Disgustoso, eh? Credo che l’anno prossimo ci sarà molta meno gente in fila, per una firma, ma non c’è problema…mentre mi sposterò tra uno stand e l’altro urtato di continuo dagli zainetti pieni di mattoni, assorbirò ugualmente energia cinetica, come quegli orologi che si ricaricano con il movimento.

 

Ringrazio tutti.

Tutti.

Così sono certo di non dimenticare nessuno.

Ma mi affianco al RAT-MAN FANS CLUB per ringraziare voi, amici e lettori, per la vostra generosità. La vendita dei portfolio e le vostre offerte ci hanno permesso di raccogliere più di settemila, dico…PIU’ DI SETTEMILA euri, da devolvere in beneficenza alla onlus CHANGAMANO.

Ci sono rimasti ancora pochi portfolio, per chi volesse approfittarne.

 

Portfolio, non “portaolio” come continua a correggere il correttore automatico di WORD, che Iddio Todopoderoso lo maledica fino alla settima generazione di Times New Roman.

 

E faccio subito una eccezione nei ringraziamenti, specificandoli per Alessandra Lady Pando, Nicola, Daniel e Donald. Grandi maglie gialle. Grandi orecchie da Ratto.

Un cuore gettato oltre l’ostacolo. E non più ritrovato, ma era da immaginarselo, in quella calca.

 

E ora via! In ordine sparso, a ricordare cosa mi è successo. Che lunedì mattina mi sono svegliato bello arzillo, è vero, ma senza un rene. Di nuovo.

 

Intanto le risate. Quelle con i “Paguri”, Daniele Caluri ed Emiliano Pagani e con Giacomo “Panda” Bevilacqua. Come se fossimo seduti in fondo alla corriera durante la gita scolastica. Grazie, anche da parte di Caterina, che sennò alle fiere mi si annoia, poi mi diventa esigente e torna a far pressioni perché faccia LA MUCCA CHE DORME.

 

Daniele Caluri ed Emiliano Pagani. Ma se prenotate una stanza per loro, mettete solo "Paguri", mi raccomando. Risate assicurate.

Daniele Caluri ed Emiliano Pagani. Ma se prenotate una stanza per loro, mettete solo “Paguri”, mi raccomando. Risate assicurate.

Che con loro, anche le situazioni da imbarazzo tipo pranzi o cene aziendali sono diventati momenti memorabili.

 

Se invece prenotate una stanza per Giacomo Bevilacqua, prenotategli solo la prima sera e non la seconda. Risate assicurate, ma anche no.

Se invece prenotate una stanza per Giacomo Bevilacqua, prenotategli solo la prima sera e non la seconda. Risate assicurate, ma anche no.

Poi la scena di Andrea Plazzi che sta camminando con il professor Cedric Villani, medaglia Fields per la matematica e protagonista di questa LUCCA COMICS and SCIENCE. Stanno camminando, dicevo, quando improvvisamente si avvicina loro una ragazza e guardando Villani esclama “ Ma tu sei il personaggio di Ortolani!”

Che è una bella soddisfazione. Soprattutto per Andrea e Roberto Natalini e Mattia Di Bernardo, che la rivista COMICS and SCIENCE, nata per avvicinare le persone alla scienza, in ogni sua forma, è un po’ una loro creatura.

Io ho solo inventato Cedric Villani.

 

Andrea Plazzi che si vabta di somigliare a un fumetto.

Andrea Plazzi che si vanta di somigliare a un fumetto.

 

Mai del tutto tranquillo, tra due matematici, Roberto Natalini e Andrea Plazzi.

Mai del tutto tranquillo, tra due matematici, Roberto Natalini e Andrea Plazzi.

 

Poi si scopre che la sala dove stiamo facendo la conferenza la usavano per condannare a morte. Quando ci si domanda, alle volte, perchè la matematica faccia paura alla gente...

Poi si scopre che la sala dove stiamo facendo la conferenza la usavano per condannare a morte. Quando ci si domanda, alle volte, perchè la matematica faccia paura alla gente…

 

E poi c’è stato l’incontro dei PANINI COMICI, come l’ha ribattezzato Marco (o forse era Marcello) Lupoi, uno dei due, insomma, che l’altro doveva presentare altre novità e a Lucca riescono a coprire due appuntamenti alla volta! Così si è dato il benvenuto a bordo della nave Panini a un trio di giovani autori: Alfredo Castelli, con l’integrale dell’OMINO BUFO, su cui ho mosso io stesso i primi passi dell’umorismo, quando avevo 7 anni e un blocchetto a quadretti sotto mano, Davide Berardi, di “A come IGNORANZA”, matto completamente e quindi spassosissimo e Giacomo Bevilacqua con una nuova serie di PANDA a cui piace l’AVVENTURA, mentre a noi tutti piace Panda e il cerchio si chiude.

C’eravamo pure noi: i Paguri e io, che i Paguri sono ovviamente Daniele ed Emiliano e quando sono arrivati in albergo non trovavano la prenotazione perchè gli avevano prenotato la camera a nome “Paguro”. E Daniele annuncia la terza serie di NIRVANA, un fumetto in cui “abbiamo sempre dimostrato la capacità di fare quell’umorismo a punta di pennello…quel detto, non detto…quel vedo, non vedo..suggerire, più che mostrare…”. Come si può non volere bene a questi uomini?

Si può, basta essere etero. Però si ride un sacco!

Io invece lancio qualcosa che inizia per “G”. E non è, come premurosamente suggerito dal colto e fine pubblico, “G come Gnocca”.

Magari!

Invece è l’annuncio della ristampa. Di quel RAT-MAN GIGANTE che vedrete a partire da febbraio.

Cose in arrivo.

Cose in arrivo.

 

E fuori dalla conferenza, finalmente l’abbraccio per DAVVERO con Paola Barbato! Che ci si ritrova un po’ come due naufraghi in mezzo al Mar Lucchese, il tempo di ripromettersi di fare due chiacchiere con più calma e le rispettive ondate di impegni ci allontanano di nuovo.

 

Incontrarsi DAVVERO!

Incontrarsi DAVVERO!

E la cena Bonelli! Invitati da Roberto Recchioni, che un giorno gli farò un Dylan Dog di quelli che però fanno paura, eh? Mica micio-micio, bau-bau e battutine di Groucho e belle ragazze.

Roba che devono mettere la barra rossa “per un pubblico adulto accompagnato dai genitori”.

Che poi, per toglierti quelle immagini dagli occhi, ti devi fare gli sciacqui con il Texone.

Ma per allora sarò arrivato a fare anche quello e il passo successivo sarà di assimilare i Borg.

 

E insomma alla cena siamo a tavola con Davide Bonelli e sua moglie Mara, che sono due persone deliziose, che lo so che “delizioso”, come dice il mio amico , il Cacciatore, è un aggettivo che un uomo vero non dovrebbe mai usare, per questo lo uso, non saprei in quale altro modo definirli!

E c’era anche Fabio Licari, mio antico paricorso (il 222) nella caserma di Piazza Novelli a Milano, dove lui faceva il centralinista e io il telescriventista. Praticamente le segretarie dell’aeronautica. Ci si incontrava dalla parrucchiera. Adesso Fabio lavora da secoli per la Gazzetta dello Sport e cura i bellissimi allegati a fumetti che puntualmente escono con Gazzetta e Corriere. Adesso, come adesso, c’è l’opera omnia di Manara.

Un giorno ci sarò anch’io!

“Alla scoperta del corpo umano di Ortolani” In fascicoli settimanali. Primo fascicolo, il cervello di Ortolani: “Mi scusi, ma il blister è vuoto”. “Sì, lo so.”

 

E le statue di Rat-Man e Cinzia, ma vogliamo parlarne? Perché se aspettiamo loro, stiamo freschi, come direbbe Michelangelo.

 

Fabio Berruti, l'uomo delle INFINITE STATUE

Fabio Berruti, l’uomo delle INFINITE STATUE

Bellissime. Al punto che c’erano 200 Rat-Man, non ne è rimasto nemmeno uno per me, maledizione!

Però una Cinzia l’ho portata a casa.

Per ora è ancora nella scatola.

Solo così riesco a dormire tranquillo.

 

E però la volevo anch'io, eh?

E però la volevo anch’io, eh?

E siccome lo stand della Panini era stato spostato verso est, solo con poche fugaci apparizioni nel padiglione di piazza Napoleone sono riuscito a incontrare qualcun altro, oltre agli amici Panini e Topolini, che c’erano anche loro, ovviamente, nello stesso padiglione decentrato.

 

E quindi una benedizione diabolika da Mario Gomboli e un abbraccio con Egisto Seriacopi, che il trentennale di RIMINICOMIX l’ho illustrato io e Larry “the Artist” Ortolani lo sta colorando.

 

Con Egisto Seriacopi che mi ha tenuto la litografia numero uno! Quando si dice essere raccomandati! Che gente! Che Italia!

Con Egisto Seriacopi che mi ha tenuto la litografia numero uno! Quando si dice essere raccomandati! Che gente! Che Italia!

E finalmente i complimenti a Luca Conca e al suo seguito de L’URLO, che è l’altrettanto spaventoso NEL BUIO, edito sempre da PASSENGER PRESS, . Che a me questa storia ha preso benissimo, per le atmosfere, per i disegni, per le creature e quella semplice assurdità delle situazioni che rende grandi alcuni capolavori del cinema horror come NON APRITE QUELLA PORTA o THE DESCENT. Giusto per citarne  due tranquilli.

 

Con Luca Conca, che pare un omino tranquillo e invece ti fa le cose di paura.

Con Luca Conca, che pare un omino tranquillo e invece ti fa le cose di paura.

 

Il seguito de L'URLO.

Il seguito de L’URLO.

 

Cose così, per ridere tra amici. Non tuoi.

Cose così, per ridere tra amici. Non tuoi.

 

Quello in fondo, che cerca di scappare, sei tu.

Quello in fondo, che cerca di scappare, sei tu.

Io gli affiancherei L’URLO e il suo seguito, NEL BUIO, senza alcuna difficoltà. Sto facendo pubblicità? Ma certo! Bisogna che gliela faccia, o la Bestia mi prenderà! Ma se raggiungo quel capannone, sono salvo! Sono le cose meravigliose di quando un pittore straordinario si mette a fare fumetti.

Diverso approccio alla regia, al taglio delle vignette. Come una ventata di aria fresca nel nostro spogliatoio editoriale.

 

E non dimentichiamoci l’anteprima di THOR 2 LA VENDETTA! Non ho saputo resistere e ho rivoluzionato la serratissima scaletta di sabato per infilare anche questo appuntamento dove ho potuto incontrare finalmente Giulia, la responsabile delle promozioni cinematografiche Disney che mi invita sempre a vedere i film prima di tutti, perché così possa vagare per le strade con occhio sbarrato a dire “Io l’ho visto! L’HO VISTO!!”

Vedere un film da una distanza tipo Asgard. A fianco a me c'era Heimdall.

Vedere un film da una distanza tipo Asgard. A fianco a me c’era Heimdall.

E quindi aspettatevi, dopo la recensione di LUCCA COMICS e GIULIA, la recensione di THOR 2.

THOR! Abbreviazione di THORRENT! Il potente dio del download!

Ogni associazione tra me e la frase scritta sopra è puramente casuale.

Ogni associazione tra me e la frase scritta sopra è puramente casuale.

 

Prima del film, alcune anteprime dei GUARDIANI DELLA GALASSIA che, visti i toni e le gag, ribattezzerò “NATALE NELLA GALASSIA” e CAPITAN AMERICA 2, che invece mi ha acceso ancora le speranze.

Sono un po’ come quelle mogli che vengono picchiate dal marito ma continuano a stare con lui.

 

E infine, puntato il muso dell’auto verso nord, verso la Cisa, dove regnano le file, siamo tornati a Parma, dove regna il freddo umido.

Che si parlava di meningite, e sembra che un dolore al collo sia uno dei sintomi, figuratevi qui in val Padana, dove produciamo la Cervicale. Cervicale Padana! L’unica e originale Cervicale. La riconoscete perché le altre, con un Moment, passano. La Cervicale Padana ne richiede almeno due.

Cervicale Padana! Esigete sempre il meglio, per il vostro malessere!

 

E fu sera e fu mattina. E il giorno dopo, Lucca Comics non c’era più. Come la leggendaria Brigadoon. Riapparirà il prossimo anno,nello stesso posto. Forse con più persone. Che per spostarsi bisognerà spalmarsi il corpo di grasso.

Quali novità ci saranno? Quali ospiti? Questo, purtroppo, non lo possiamo sapere. Ma se vorrete seguirci, noi di MISTERIUS cercheremo, insieme a voi, la verità.

 

Lucca che ci invita a uscire dalle mura.

Lucca che ci invita a uscire dalle mura.

 


Un giorno, magari, DYLAN DOG.

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Sempre che possa. Sempre che Roberto Recchioni non cambi idea. Sempre che io sia poi in grado di farlo (e non è scontato).

dylan dog

 E sarebbe un piccolo cerchio che si chiude.

Date un’occhiata alla data di questo disegno. E’ il 1994. E nel 1994 sono “a spasso”, signori miei. Nessun lavoro, a parte alcune storielle di CLAN o delle MERAVIGLIE, pagate ancora meno di quando ho iniziato, o qualche striscia per la GAZZETTA di PARMA, quando il lunario mi lascia lo spazio, e basta.

Basta, nel senso che busso a un sacco di porte, con sopra scritto “redazione” e non si aprono. Ma dietro, sento che c’è qualcuno, perchè ridono e bisbigliano, ma non aprono.

E busso anche alla porta della redazione Bonelli, e Mauro Marcheselli mi ascolta con pazienza. Una, due, tre volte. Tre soggetti tra cui “INFERNO VERDE”, che però non lo convincono fino in fondo, e alla fine mi augura buona fortuna, che siccome sta già seguendo i primi passi di un altro scrittore, non avrebbe il tempo di seguire anche me.

Ecco, io quando incontro Mauro, alle fiere, agli eventi del fumetto, Mauro mi dice sempre “io sono quello che ti dissi di no, quando cercavi di scrivere per Dylan Dog…”.

Un po’ lo si dice scherzando, ma un po’ mi  sembra che si senta in dovere di scusarsi.

E non deve.

Mauro, io invece ti ringrazio molto perchè hai comunque avuto la pazienza di ascoltare quel che avevo da dire, non una, ma tre volte. E molto probabilmente quello che ti mandavo non era adatto a DYLAN DOG, per cui hai fatto bene a salvaguardare il personaggio che ti era stato affidato.

Ma soprattutto ti ringrazio perchè  dopo questa cosa qui, che avevo già bussato dappertutto, non sapevo più  da che parte andare e mi era rimasta da giocare soltanto la carta dell’autoproduzione.

Così è nato RAT-MAN.

E adesso, che da quel disegno del 1994 sono passati quasi vent’anni e ho una maggiore consapevolezza dei miei mezzi, non lo so se sarei capace di fare una storia di Dylan Dog, sono sincero.

Ma se un giorno dovessi provarci, vi assicuro che farò del mio meglio.

Intanto, grazie per questa quarta possibilità.

 



SPOT! L’amaro che fa sentire giovani!

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Va’ cosa ti trovo, mentre preparo il primo numero della ristampa RAT-MAN GIGANTE e cerco il materiale relativo alla prima storia di Rat-Man, del 1989.

 

Copia di spot

 

spot

Quella verginella con la barba, timida, timida, che stringe la mano a Ottavio De Angelis, con Rodolfo Torti che sorride e, sulla sinistra, Rinaldo Traini, sono io, alla mia primissima Lucca Comics. E’ l’edizione della primavera del 1990,  quando era solo LUCCA COMICS e i Games erano “Barbie la reginetta del ballo” (che ho recuperato anni fa su eBy, PRIMA di sapere che avrei adottato due figlie, cosa che getta comunque una luce inquietante sul mio passato di giocatore da tavolo) e i cosplèi erano visti con la stessa tenerezza con cui si osservano i piccioni che son lì-lì per morire e non volano più.

Ancora oggi devo ringraziare i ragazzi di MADE IN USA, e in particolare Francesco Valvo, che mi fece da Virgilio in quella terra di perduta gente, perchè anche se vedete che mi premiano, poi, fuori, mi cazziarono perchè ”avrei dovuto farmi sentire”, “avrei dovuto avvisarli che c’ero”, che, poverini, non sapevano nemmeno se fossi presente in sala, quando mi avevano chiamato sul palco. Immagino l’angoscia.

“Ci sarà Ortolani?”

“Chi?”

Io.

Avrei dovuto farmi sentire io.

Che dopo una telefonata di un mese prima, in cui mi dicevano “bravo, hai vinto come migliore sceneggiatore, ti premiamo a Lucca, poi ti facciamo sapere tutti i particolari logistici”, non avevo saputo più niente.

Ero andato a Lucca alla cieca, confidando solo nell’aiuto dei ragazzi della fanzine.

E se non era per loro nemmeno ci entravo, in quel teatro, per la premiazione, che a me nessuno aveva fatto avere un pass, e se non era per loro, avrei dormito bellamente in stazione, perchè all’albergo prenotato per noi “piccioni vincitori”, fuori Lucca, irraggiungibile per chi era venuto a Lucca in treno , all’albergo in cui eravamo destinati,  arriviamo a tarda sera e alla reception non c’è nessuno.

Nessuno.

Così, mentre Bruno De Petris, vincitore come autore completo, faceva il gesto dell’ombrello al mondo del fumetto e se ne tornava a Torino in treno, di notte, alla sua vita da grafico, io trovavo rifugio sul divano di Eugenio, a Pisa, mia città natale, fino a che alle 5 del mattino raggiungevo la stazione  e ritornavo a Parma.

In parte deluso, in parte soddisfatto. Sicuramente svezzato sul mondo del fumetto e sui suoi meccanismi.

Così, oggi, quel piccione vola ancora.

Occhio a non mettervi sotto i cornicioni.

 

RAT-MAN 1989 03


QUESTA! E’! PARMA!

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Che a Parma stia per scatenarsi l’inferno al mio segnale, è cosa che già serpeggia in tutta l’Ellade.

RAT-CON. La festa per il numero 100 di RAT-MAN. Un evento che fa tremare i polsi.

State pronti, perchè tra poco, saprete come partecipare.

Nel frattempo, vi mostro come si stanno preparando i lettori di Rat-Man.

I Rat-Mani.

(Per sapere COSA DICANO VERAMENTE nel video, leggete le REALI frasi  trascritte sotto di esso).

(I lettori di Rat-Man si preparano ad affrontare la RAT-CON. Chi ha una compagna, la sera prima la ingravida e la lascia a casa. Genererà un altro lettore, nel caso lui non tornasse. Vicino alla donna, un moderatore del forum di Comicus.)

“Rat-Mano!”

“Sì, mia signora.”

“Ritorna con il numero 100. O sopra di esso.”

“Sì, mia signora.”

Addio, amore mio, non lo dice. Non c’è spazio, per la tenerezza. Non a Parma.

Non c’è posto per una ristampa.

Solo i Rat-Mani possono definirsi lettori.

Solo i Rat.

Solo i Mani.

(Dall’alto, la multiforme editoria del fumetto italiano, osserva la marcia dei Rat-Mani, che la lasciano indietro.)

Marciamo!

Per la nostra serie!

Per le nostre fumetterie!

Per la nostra bimestralità!

Marciamo.

“Edicolax! Che piacevole sorpresa.”

“E’ un mattino pieno di sorprese, Rat-Mano!”

(alle spalle, i lettori di graphic novel  mormorano delusi):

“Ci hanno ingannati! Sono poche centinaia!”

“Questa sì che è una sorpresa! Mica ORFANI!”

“E’ questa, la loro tiratura?”

“SILENZIO!”

“Sapevamo che a Parma c’è la RAT-CON e bramavamo di unirci a voi, per festeggiare!”

“Se è la festa, che cercate, siete i benvenuti tra noi!”

“Tu vuoi andare alla RAT-CON solo con questo pugno di lettori?

Credevo che la mailing list di Rat-Man avrebbe almeno eguagliato il nostro numero!”

“Non è così?”

“Tu!”

“Dimmi. Che fumetti leggi?”

“Leggo i manga, signore.”

“E tu? Cosplayer, che fumetti leggi?”

“Saguaro, signore!”

“Saguaro…”

“E tu?”

“La Pimpa, signore!”

“…”

“RAT-MANI! CHE FUMETTO LEGGETE?”

“A-HU! A-HU! A-HU!”

“Visto, caro amico?”

“Ho portato molti più lettori di te.”


E VERRA’ IL GIORNO

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Amici,

 

grazie alla complicità di Marcello Cavalli, del Comune di Parma e di Panini Comics, sono lieto di invitarvi alla RAT-CON, la festa dedicata all’uscita del numero 100 di RAT-MAN.

 

min_Rat-Man 100_i

Era la primavera del 1997 quando arrivò in edicola RAT-MAN # 1.

A colpi di bimestralità, siamo arrivati a RAT-MAN # 100, che uscirà nel gennaio del 2014.

Ci abbiamo messo 17 anni per organizzare questa festa, è vero, ma c’è stato un problema con il truccabimbi.

 

E insomma un mese fa sono venuti da me e mi hanno fatto uscire dalla stanza dove ho fatto Rat-Man tutti questi anni, come in “OLDBOY”, dicendo che dovevamo festeggiare, che era un’occasione da non lasciare passare così, che sarebbe stato bellissimo e tante altre cose, mentre io sorridevo, coprendomi gli occhi per via della luce del sole, dicendo solo “Ah, sì!”, “Ah, sì!”, “Eh, perbacco!” Ma in realtà senza avere la minima idea di quello che stava succedendo.

 

Il numero 100 sarà quindi un numero particolare. Un numero in cui è bello prendere fiato, prima della salita finale.

80 pagine di storia a fumetti in un albo di 96 pagine, sempre allo stesso prezzo. Due euri e cinquanta.

Lo stesso prezzo dal luglio 2006.

 

Ma fare uscire il numero 100 non bastava.

 

Per capirci.

Per capirci.

E quindi ci sarà una festa.

 

Il RAT-CON.

 

La prima (e direi unica) convention dedicata al Ratto, a Parma. A Parma, dove Rat-Man è nato nel 1989, e dove risiede tutt’oggi, grazie alla presenza di numerose trattorie a conduzione famigliare.

 

E sentite un po’ cosa è saltato fuori:

 

“Modena, 20/12/2013. Il Comune di Parma, Casa della Musica di Parma e Panini Comics sono lieti di invitarvi al Rat-Con 2014: una grande manifestazione che radunerà i fan di Rat-Man di tutt’Italia a Parma, sabato 11 gennaio 2014, in occasione dell’uscita del centesimo numero di Rat-Man. Una giornata celebrativa piena di eventi e sorprese dedicata al famosissimo personaggio a fumetti di Leo Ortolani, in cui l’autore parmigiano incontrerà nella sua città giornalisti e lettori per ripercorrere l’entusiasmante storia della sua creatura.”

 

Vabbè, l’autore è pisano, ma parmigiano d’adozione come le mie figlie, del resto. Ma andiamo avanti, continuate a leggere!

 

Facciamolo sapere, ma con discrezione.

Facciamolo sapere, ma con discrezione.

 

“Il 16 gennaio uscirà infatti Rat-Man 100, un numero atteso da tempo che segnerà una svolta nella storia dell’eroe umoristico pubblicato da Panini Comics. Nato dalla matita di Ortolani nel 1989 come parodia del fumetto di supereroi, passato dal circuito dell’autoproduzione all’edicola, Rat-Man è diventato in breve tempo uno dei fumetti italiani più amati da pubblico e critica, raggiungendo una fama capace di competere negli anni, per tirature a affezione dei lettori, con quella dei personaggi più noti del fumetto italiano. Un successo determinato dall’eccezionale capacità di Ortolani di spaziare tra i generi, virando dal comico al drammatico a seconda delle esigenze narrative, creando un corpus di avventure ricco di citazioni e richiami alla cultura popolare. Marco M. Lupoi, direttore editoriale Panini Comics, ha dichiarato: “Ortolani, in RAT-MAN, è riuscito in un miracolo anomalo nel mondo del fumetto, ma che al verificarsi crea i veri fenomeni, quei titoli che attraversano le generazioni e i generi, e stabiliscono una nuova pietra di paragone.”

 

Che per un geologo, creare una pietra di paragone è il massimo della realizzazione. Finalmente la mia laurea assume un significato. Ma non è finita. Andiamo avanti che l’11 gennaio è appena iniziato:

 

“Sabato 11 gennaio Il Rat-Con si articolerà in diversi momenti e luoghi della città ducale.

Alle ore 10,30, presso la Sala dei Concerti di Casa della Musica (Piazzale San Francesco, 1), si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della mostra dal titolo RAT-MAN: 100 DI QUESTI NUMERI!, che ripercorrerà la storia del personaggio attraverso le 100 copertine di Rat-Man. Interverranno Leo Ortolani, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, Laura Maria Ferraris, assessore alla cultura del Comune di Parma, Marco M. Lupoi e Andrea Plazzi, editor di Rat-Man.

Alle ore 11,30, alla presenza dell’autore, la mostra sarà inaugurata ufficialmente e verrà aperta al pubblico per le visite.”

 

Questo è forse il momento più intimo, tra un autore e la città che lo ha accolto e tenuto avvolto nella nebbia per tanti anni, portandolo a stagionatura come il Culatello. Il luogo è raccolto, la sala potrà ospitare circa 150 persone, con precedenza agli inviti. Dopo di che, alle 11,30 chiunque potrà ripercorrere la via crucis delle cento uscite di Rat-Man. La mattina alla Casa della Musica è quindi un momento per ringraziare Parma di aver fatto da sfondo alle mie avventure. O a quelle di Rat-Man, che spesso è la stessa cosa.

 

La Casa della Musica. Per entrare, bisogna suonare.

La Casa della Musica. Per entrare, bisogna suonare.

 

Poi, la festa vera e propria, quella dove al rat-segnale scateneremo l’inferno:

“Alle 16,00 Leo Ortolani si sposterà all’Auditorium Paganini (Via Toscana, 5) per incontrare i lettori. L’autore converserà con Marco M. Lupoi, Andrea Plazzi e Marcello Cavalli (autore (tra le altre cose, con Michele Ampollini, dei racconti brevi I miei ragguardevoli sabati sera), ripercorrerà la storia di Rat-Man e fornirà delle sorprendenti anticipazioni sul futuro del personaggio, rispondendo alle domande del pubblico. All’incontro parteciperà come guest star un grande artista, il maestro Stefano Bollani.”

 

No, dico… Stefano Bollani! Mica Pierin Della Faggiola, abile flautista corporale. Bensì Bollani, l’uomo che non considera mai il “piano B”. Ma continuiamo con il comunicato. No, dico… Bollani!

 

Bollani e Ortolani, quando si sono scambiati per gioco i vestiti, a Lucca Comics, nel 2009. Un successo senza precedenti per i rispettivi analisti.

Bollani e Ortolani, quando si sono scambiati per gioco i vestiti, a Lucca Comics, nel 2009. Un successo senza precedenti per i rispettivi analisti.

 

L'Auditorium Paganini by night.

L’Auditorium Paganini by night.

 

L'Auditorium Paganini by day.

L’Auditorium Paganini by day.

 

“Nel corso della manifestazione sarà disponibile un esclusivo volumetto a tiratura limitata con copertina inedita di Leo Ortolani, che conterrà l’inedito storyboard del primissimo numero di Rat-Man, con cui l’autore diede vita alla fortunata saga.”

Cioè questo:

 

Giusto una cosuccia. Un pensiero. Un cadeau.

Giusto una cosuccia. Un pensiero. Un cadeau.

 

“L’ingresso all’auditorium sarà libero fino a esaurimento posti disponibili”.

L'Auditorium Paganini e i suoi posti da occupare.

L’Auditorium Paganini e i suoi posti da occupare.

Il numero di posti disponibili è di 600 (seicento) posti.

Purtroppo, nonostante i valorosi sforzi, non è stato possibile attivare un sistema di prenotazione on line. Speriamo di potere accogliere tutti quanti. Nel caso, ci scusiamo in anticipo per gli eventuali disagi. Ma…attenzione! Proprio per il limite imposto dalla capienza dei posti in teatro, la festa non sarà solamente qui:

“L’evento sarà trasmesso via streaming nelle fumetterie che hanno aderito al Rat-Con e i lettori presenti nelle librerie potranno partecipare attivamente ponendo le proprie domande all’autore tramite Twitter, utilizzando l’indirizzo ufficiale Panini Comics @Agent_P e l’hashtag #Ratdomande.”

 

Per chi preferisce incontrare Cinzia in fumetteria.

Per chi preferisce incontrare Cinzia in fumetteria.

 

Che roba, eh? Nonostante abbia un cellulare del 1200, volevo far vedere che sono un uomo proiettato nel futuro. Un uomo che “fa sua la tecnologia con forza maschia”, come direbbe Beppe Fenzi.

A fine spettacolo, incapaci di limitarci, proveremo a fare contente più persone possibili, senza ovviamente riuscirci:

 

“A partire dalle 18,00, sempre presso l’Auditorium Paganini, Leo Ortolani si dedicherà anche ad una signing session per i suoi fan, in cui gli appassionati potranno farsi autografare l’albo speciale e avranno la possibilità di farsi “annullare” il volumetto  con un timbro prodotto appositamente per il Rat-Con”.

 

Come quando arrivi in rifugio, a 3000 metri di quota.

Come quando arrivi in rifugio, a 3000 metri di quota.

 

Alla fine della giornata, lo stesso Leo Ortolani distruggerà il timbro, rendendo di fatto le copie con l’annullo dei pezzi unici da collezione.”

Credo che lo masticherò. Oppure me lo intascherò con il trucco del “guarda là!”

Che distruggerlo, un così bel timbro, dispiace.

Sicuramente non lo useremo più, e di questo avete la mia parola di scout.

I nostri imbonitori proseguono con l’appello al sentimento:

 

“Siamo sicuri non vorrete perdere l’opportunità di partecipare a questa splendida giornata, organizzata da Panini Comics e dal Comune di Parma. Si tratta di un’occasione unica per festeggiare l’uscita del tanto atteso numero 100 di Rat-Man e celebrare un autore e un personaggio entrati di diritto nella storia del fumetto italiano.”

 

Segue l’inno nazionale.

 

E siccome mi piace ripetere le cose, come gli anziani, che l’età è quella, ormai, vorrei ancora sottolineare la cosa più importante, cioè che la RAT-CON è aperta a tutti quelli che vorranno partecipare, ma è limitata nel numero di posti, poiché l’Auditorium Paganini non può ospitare più di tante persone e sarebbe brutto che qualcuno arrivasse e non trovasse posto. Per via che siamo a Parma, l’11 di gennaio. Data non famosissima per la riapertura delle piscine all’aperto, quanto per una simpatica pista da pattinaggio su ghiaccio dalle parti da via Costituente.

Magari  creo un timbro apposta con la faccia di Rat-Man congelata e la scritta “IO C’ERO, MA NON MI HANNO FATTO ENTRARE”, da apporre SOLO agli albetti di chi è rimasto fuori!

 

Ma ripercorriamo con un brivido le iniziative concrete che troverete al RAT-CON!

 

Il numero 100 in ANTEPRIMA NAZIONALE, con allegato l’albetto a tiratura limitata “RAT-CON”, contenente la sceneggiatura della prima storia di Rat-Man (1989), completa di scene abbozzate e frasi tagliate dalla stesura finale.

Albetto e Rat-Man 100 saranno disponibili ENTRAMBI al prezzo di copertina del numero 100, cioè i due euri e cinquanta classici.

 

L’albetto RAT-CON sarà disponibile, allegato al numero 100, anche nei negozi che aderiranno alla festa e/o si collegheranno via telematica all’Auditorium, tipo Miss Italia, per intenderci, ma con meno stacco di coscia di quanto la mia figura snella possa far supporre.

 

Troverete in vendita una maglietta che celebra la RAT-CON, che se uno poi vuole vantarsi con gli amici di essere stato alla RAT-CON lo potrà fare, mostrandola fieramente e venendo automaticamente allontanato da ogni donna che cerchi un vero uomo. Diverso il caso per la ragazza che mostri fiera la maglietta della RAT-CON: agli occhi degli uomini che cercano una vera donna apparirà irresistibile. E a loro volta le mostreranno la loro, di magliette del RAT-CON, finendo, ahimè, automaticamente allontanati.

 

Alla moda.

Alla moda.

 

Chi non conoscesse Rat-Man e si trovasse alla RAT-CON perché soggetto a prenotazione compulsava con sindrome da presenzialismo, troverà albi e speciali a disposizione nello stand della Panini Comics che verrà allestito all’interno dell’Auditorium.

 

Per i più irriducibili, sarà presente anche lo stand della INFINITE STATUE, con le statue di Rat-Man e Cinzia, le prime due statue della “Infinite Collection”, la serie di statue dedicate a Rat-Man e al suo mondo.

 

A disposizione!

A disposizione!

Per chi volesse adottare, grazie al negozio POP STORE, sarà presente anche il libro “DUE FIGLIE e altri animali feroci”, per prepararsi ad affrontare ogni situazione legata all’ingresso in famiglia di due bimbe colombiane, senza riuscirci.

 

E tutte queste cose saranno presenti ANCHE nei negozi di fumetti che parteciperanno all’evento della giornata!

 

L’unica cosa che distinguerà la vostra presenza all’Auditorium di Parma sarà l’annullo.

Cioè un bel timbro che siglerà le copie dell’albetto “RAT-CON” che troverete allegato al numero 100. Capiamoci subito, che sennò poi si fanno le cose alla Venceslao: non è che con il timbro vi timbriamo TUTTO quello che ci presentate davanti agli occhi, compreso un passaporto del Congo belga, il foglietto della carta igienica usato poc’anzi e il permesso per entrare più tardi a scuola.

Vi timbriamo l’albetto. E immagino che ci sarà un bel banchetto apposta, dove qualche anima gentile si improvviserà “ufficio postale” per evadere tutta la corrispondenza.

 

La sessione di firme che inizierà più o meno alle 18.00, sarà un goffo tentativo di accontentare più lettori possibili. Che se non sono riuscito ad accontentarvi con cento numeri di Rat-Man, sarà difficile che riesca a farlo con una firma, ma ci proverò. A un certo punto ci butteranno fuori dal teatro e ci saluteremo. Se non riusciste a farvi firmare l’albo, vi chiedo di compatirmi per i miei limiti umani. Spero che il pomeriggio passato insieme sarà ugualmente un bel ricordo da portare con sé nei momenti più bui.

 

Quelli che inizieranno con Rat-Man 101 : CACCIA AL RATTO!

 

Prossimamente!

Prossimamente!

 

 

Grazie a tutti e a presto!

 

leo

 

 


INFATTI FA COSI’ (di Paolo Nori)

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In occasione del centesimo numero di Rat-Man e della RAT-CON, lo scrittore Paolo Nori ha pubblicato questo pezzo sul gironale Libero e, successivamente, sul suo blog:

http://www.paolonori.it/infatti-fa-cosi/

So che qui ci sono moltissimi lettori ed estimatori di Nori, per cui vi invito a visitare il suo blog, se ancora non lo conoscete. Mi ringrazierete O meglio, ringraziate lui! Per quelli che invece hanno un calo di zuccheri, ve lo incollo qui sotto. E grazie di cuore, Paolo!

INFATTI FA COSI’ (di Paolo Nori)

Rat-Man è un supereroe che, diversamente dagli altri supereroi, non ha superpoteri. Non può volare, non può vedere attraverso i muri, non può sollevare pesi, non può allungare le braccia e le gambe, non più prendere fuoco, non può rendersi invisibile, non può fare niente e infatti fa così, non fa niente. Ha un compagno di avventure che si chiama l’intoccabile Piccettino, e è un orsacchiotto con un bottone al posto di un occhio che deve il suo soprannome a un terribile segreto, una caduta nella tazza del vater, con Rat-Man che, da fuori, gli dice «Oh, no, amico, resisti, ti getto una fune!». Ratman e Piccettino sono creature di Leo Ortolani, un fumettista pisano, parmigiano d’adozione, che viene celebrato a Parma in questi giorni con una mostra che inaugura oggi, 11 gennaio, in occasione dell’uscita del centesimo numero della rivista Rat-Man, uno dei più grandi successi dell’editoria del fumetto italiano di questi ultimi anni. Nella nota biografica che si legge nella quarta di copertina di Leo Ortolani Cuore di Rat-Man, monografia pubblicata da Andrea Plazzi per Coniglio editore nel 2004, si legge che «Ortolani, già nel corso delle scuole elementari, avvia una produzione incredibilmente precoce e prolifica, a cui attingerà costantemente nel corso degli anni». «Cioè io fin da piccolo, – ci ha confermato Ortolani, – rompevo i maroni. Cioè perché fare umorismo, spesso, vuol dire esser terribile. E c’era mia nonna che diceva “Ma basta. Ma perché?”. E non sapeva che io stavo affinando, insomma, la pratica dell’umorismo».

Leo Ortolani ci ha raccontato che fin da quando aveva quattro anni prendeva dei fogli, li divideva, proprio come una griglia, faceva delle storie di questo tipo: «Paperone e Paperino attraversano il mare su dei dinosauri e arrivano dall’altra parte. Fine». Questa non si è conservata, mentre si è conservata la successiva: «Un contadino ha questo piede con la formica che gli morde il piede. Fine». Queste erano le prime storie. Già nel settantacinque, quando di anni ne aveva otto, Ortolani ne ha scritta una con una trama un po’ più elaborata, si intitolava Il rapimento. Raccontava di uno che veniva rapito e lo mettevano in un pollaio però poi lo scoprivano seguendo le tracce delle piume di galline. Fine. Un ricordo singolare, della carriera di Ortolani, è la partecipazione a una delle ultime riviste di fumetti, rivista che si intitolava Futuro zero. «È durata tre numeri. – dice – Del resto, sai, ti intitoli Futuro zero. Ma loro intendevanoFuturo zero cioè cominciamo da adesso a costruire il nostro futuro: tre numeri. Non mi hanno neanche pagato ho detto guardate lasciamo stare. Già il piacere di poterlo raccontare come aneddoto negli anni seguenti», dice.

E invece lui, con questo supereroe che non è capace di far niente, ha messo in fila cento numeri, e oggi lo celebrano a Parma, con una mostra che si intitola Rat-Man: 100 di questi numeri, alla casa della musica di Parma, in piazzale San Francesco, alle 10 e 30; poi, nel pomeriggio, alle 16, all’Auditorium Paganini Ortolani (e con lui Marco M. Lupoi, Marcello Cavalli, e Stefano Bollani) incontra i lettori, e questo incontro si può seguire anche in diretta streaming dalle fumetterie di tutta Italia che hanno aderito e, se non ho capito male, si possono fare anche delle domande, in streaming.

Comunque tutto dipende, secondo Ortolani, da sua nonna, che, quando era piccolo, gli diceva «Ma basta, ma perché?». Se gli avesse detto «Ma che bravo, mi fai proprio ridere» avrebbe fatto il geologo, probabilmente.

[uscito sabato 11 gennaio 2014  su Libero]

 

Con Paolo, mesi fa, nel mio studio.

Con Paolo, mesi fa, nel mio studio.


Tu donna, partorirai con dolore…

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RMG2 LA MINACCIA VERDE! 001

 

 

…e tu, uomo, avrai le scadenze.

Per cui, scusate se non posto niente di nuovo sulla RAT-CON, ma sono rimasto indietro di un venti giorni buoni sui miei lavori e sto cercando di recuperare.

Tipo sulla copertina del RAT-MAN GIGANTE numero 2.

LA MINACCIA VERDE!

E si continua…


La bontà di BAMBI

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Succede che ogni tanto Michele, detto “il Cacciatore”, ci inviti a casa sua, a cena.

Sì, hai fatto la foto, ora fuori dai maroni, tato.

Sì, hai fatto la foto, ora fuori dai maroni, tato.

E non è mai una cosa improvvisa. Tipo “stasera tutti a cena a casa mia”. Quella è una cosa che fanno quelli che non mangiano. Quando sei lì, tirano fuori una pentola e poi ti chiedono cosa ti andrebbe di mangiare. E aprono il frigo e vedi che hanno, nell’ordine: dei dadi liebig, ancora con le figurine, un vasetto di qualcosa che adesso ha fatto la pelliccia, ma non avendo più il coraggio di buttarlo via lo hanno spostato in fondo, una busta di affettato economico, tipo fette di culo di pecora in agrodolce, due pomodorini che si abbracciano piangendo e se ti va bene, ma proprio se sei fortunato, un vasetto di pesto alla genovese. Poi scopri che era marmellata di pesche.

“Cosa ti andrebbe di mangiare?”

Una pizza, gli fai. E te ne vai.

Con il Cacciatore, l’unico rischio che corri, quando vai a cena da lui, è sbagliare a salire la scala alla tirolese.

Vertigini dal tirolo.

Vertigini dal tirolo.

Sono scalette fatte per occupare pochissimo spazio e in un metro e dieci ti portano ad altezze di sessanta metri sul livello del mare. In pratica, delle ferrate, ma senza moschettoni.

Che devi partire con il piede giusto, perché sennò cadi.. E per la Francia…tre punti! Poi tocca agli amici del Portogallo, a salire, con la squadra della Germania che lancia degli enormi birilli di polistirolo, mentre la scaletta viene costantemente bagnata con getti d’acqua.

Ma quando arrivi in cima, c’è la saletta dei trofei che ti aspetta.

Gente che ce l'ha fatta e si bulla, nella posa del montanaro agiato.

Gente che ce l’ha fatta e si bulla, nella posa del montanaro agiato.

Una distesa di corna che farci le foto sotto, poi fai le solite battute sulle mogli, e tutti ridono se ti fai fotografare sotto quelle enormi da stambecco. C’è anche un gallo cedrone impagliato, che però, se ti fai fotografare sotto di lui, non fai mica ridere. Oppure hai una moglie ben strana.

Un appendiabiti tipo "Non aprite quella porta".

Un appendiabiti tipo “Non aprite quella porta”.

Non sono tutte corna del  Cacciatore (ahahaha e si ride, vedi com’è facile?). Molti di questi animali li ha cacciati suo padre e raccontano di un periodo della loro vita passato a Passo Resia, in Trentino, al confine con la Svizzeraustria, dove si impara che la caccia è una cosa seria, tanto che il Cacciatore è da anni un guardia parchi volontario del Parco dei Boschi di Carrega e la caccia è praticata per ridimensionare i numeri del capriolo e del cinghiale che si riproducono come conigli e qui non hanno nessun nemico naturale, tranne noi invitati.

 

Foto di corna che fanno ridere tutta Europa.

Qui sopra, foto di corna, che adesso ridono in tutta Europa.

Che una volta sono stato pure io a caccia con il Cacciatore, e bisogna fare silenzio, tipo che si bisbiglia pochissimo e si comunica a gesti e mentre ci spostiamo lungo il bordo del campo, tenendoci verso la macchia, perché le nostre sagome non si notino, pesto l’unica bottiglia di plastica accartocciata tra l’erba CRRAAANK.

Vabbè, poi il capriolo l’ha preso lo stesso, perché l’animale era venuto a vedere chi era quell’idiota che va a caccia e pesta le bottiglie di plastica accartocciate.

 

A caccia con Rat-Man.

A caccia con Rat-Man.

Ma sto divagando.

Arriva l’invito a cena del Cacciatore, la settimana prima. E per una settimana vai a pane e acqua. Che poi non lo fai, ma a pranzo del giorno stesso, ti fai giusto una scatoletta di tonno, per avere l’energia per guidare fino a casa sua. Niente altro. La parola d’ordine è “fate posto”.

Ospite d’onore, Andrea Plazzi.

E la cena ruota intorno al mondo del fumetto, perché oltre ad Andrea c’è Marcello Cavalli, c’è Franco Sclafani, il primissimo gestore della fumetteria LETTORILETTO di Parma, ci sono io e poi c’è il Cacciatore, che se non lo aveste ancora capito è lui stesso un personaggio dei fumetti. O meglio, dei cartoni animati di Rat-Man. Ma un giorno devo fare qualcosa tipo “Il bambino e il grande cacciatore”in versione Rat-Man.

Michele Ferrari. Il Cacciatore.

Michele Ferrari. Il Cacciatore.

Il tempo di salire nella saletta dei trofei e il Cacciatore ci ammonisce. “Ci sono quattro portate. Sappiatevi regolare”.

Niente antipasti. L’antipasto, lo dice il nome stesso, è “anti” pasto, cioè tende a eliminare il pasto, che ti abbuffi di tartine al sugo di fregnaccino e poi non mangi più niente.

Qui non c’è posto per gli antipasti.

Solo i primi.

Solo i secondi.

La frutta la mangiavano gli australopitechi.

Ho portato del gelato, volevo prendere tipo del gelato al limone, da fare come sorbetto, ma per un attimo ho avuto paura che me lo sputassero in faccia, la mia limonetta da suor Teodora, e ho preso la classica mattonella di crema con dentro le mandorle caramellate.

Prima di entrare, lasciamo fuori i nostri conta calorie. Quelli, e i buoni propositi sulla linea da recuperare per la prova costume della prossima estate.

L’unica prova costume sarà quella del Gabibbo.

Ancora sobri.

Ancora sobri.

E si comincia.

Pappardelle al ragù di capriolo.

Non leggete questo post all'ora di pranzo.

Non leggete questo post all’ora di pranzo.

Ce ne sono giusto due piatti a testa. Una cosa, che poi ti pare che anche la testa del cinghiale appesa ti chieda “com’èèèè?”

Fino a qui, è facile.

La scatoletta di tonno era sparita da tempo.

Ne avrei mangiato anche un terzo piatto, ma devo stare calmo, perché il fisico imbarazzante da fumettista mi svantaggia, di fronte ai professionisti seduti allo stesso tavolo.

Il primo dei tre secondi è un grande classico. Come a dire “il BEN HUR delle cene dal cacciatore”.

Capriolo con polenta.

Avrà anche il raffreddore, che "non sento i sapori", ma intanto va giù di mestolo.

Avrà anche il raffreddore, che “non sento i sapori”, ma intanto va giù di mestolo.

Commovente. Ripensi a Bambi, quando i cacciatori gli uccidono la madre e Disney ci fa un film che ogni volta la Lucy mi piange come una vite tagliata.

Quello, e la scena del Re Leone che muore Simba e quella volta là mi telefonò in lacrime mentre ero in studio : “paaaapàààààààààààà!!!!!”

Un piatto che ha il sapore della vendetta.

Ma va gustato caldo.

Con questo tegame, Andrea allaccia una relazione di quelle serie, destinate a durare, anche nel tempo.

Franco ride, Andrea festeggia, io inizio a cedere.

Franco ride, Andrea festeggia, io inizio a cedere.

E si passa all’esperimento. Cinghiale in crosta di sale, con mele cotte, marsalate, a parte.

Perché il Cacciatore non si accontenta di facili successi. Di proseguire per strade conosciute e sicure. Come un albo di TEX. No. A rischio di sbagliare, si avventura lungo rotte ispirate dal vento culinario (ahahahahah, questa faceva ridere, anche se un po’ terra-terra). E questo cinghiale in crosta di sale vale l’avventura. A mio insignificante parere, appena asciutto, ma comunque tenero e ottimamente accompagnato dal contorno di mele cotte.

Sperimentale, ma con gusto.

Sperimentale, ma con gusto.

Stavolta è il turno della testa di cervo impagliato a fare “cooom’èèèèèèèè?”

Ma si vede che fa il verso al cinghiale, per ripicca.

Pausa. Grazie a Dio, pausa. Franco, nell’attesa, stacca alcune costine da ciò che resta del cinghiale e le ripulisce con attenzione.

“Lo faccio per noia”, si schernisce. Ma credo che si stia preparando ad andare in letargo.

E il vino, non l’ho citato, ma scorre. Rosso. Schioppettino, Cacciatora, Montepulciano, nomi così.

A volte compare anche l’acqua, per educazione.

Approfitto dell’intervallo per aggiungere due cose sul nostro ospite, che oltre a essere uno tipo Beorn, è anche maestro di intaglio nel legno, scultura e bassorilievo.

Tutte cose che vi trovate a questo sito qui:

http://digilander.libero.it/michaelf/

E a parte alcuni disegni miei, omaggi all’intaglio, c’è pure un Rat-Man di legno a bassorilievo:

GH! Ma di legno.

GH! Ma di legno.

 

E ormai sono anni che insegna intaglio, ma non ci vado perchè la prima volta che ho preso in mano un coltello da intaglio mi stavo intagliando il pollice e magari anche no.

 

Il maestro, con cravatta regimental,rigorosamente intagliata nel legno.

Il maestro, con cravatta regimental,rigorosamente intagliata nel legno.

 

Fine intervallo, sentiamo i passi che salgono la scaletta tirolese, e… suspence.

Il piatto finale, la quarta portata, è quella trionfale.

Si sottrae il vassoio del capriolo ad Andrea, che non si ferma, si scusa, è più forte di lui, sta anche facendo terapia, per questa cosa che davanti al capriolo non si ferma, e arrivano i piatti.

Filetto di capriolo in salsa di cioccolato, con contorno di mirtilli rossi.

Il trionfo.

Il trionfo.

In religiosa contemplazione.

In religiosa contemplazione.

Io ho già avuto la fortuna di mangiarlo la volta precedente, alla tradizionale “cena dei caproni”, (una serata dove si disquisisce con arguzia di letteratura tardo settecentesca, peccato per i peti) e stavolta è ancora meglio della precedente.

Applauso, brindisi.

Sorpresa finale.

Biscotti di RAT-MAN. Il Cacciatore li ha fatti fare apposta dalla sua amica fornaia, che ringrazio pubblicamente, e ringrazio anche il Cacciatore per tutto.

Magia di un biscotto.

Magia di un biscotto.

La cena ha provato un po’ tutti, anche i professionisti.  Il tempo di sorseggiare del bergnolino rigorosamente fatto in casa, e si è fatta una certa. I carabinieri saranno preoccupati, che non ci vedono passare dal posto di blocco, sarà meglio andare.

Ultime chiacchiere. leo è andato.

Ultime chiacchiere. leo è andato.

Il Cacciatore ci congeda con un ultimo suggerimento sulle future produzioni ratmaniane:  dopo IL RAT-MAN ENIGMISTICO, dopo RATOLIK, manca assolutamente SMANAZZA.

E da quella sera ci sto pensando seriamente.

Pensa già a SMANAZZA.

Pensa già a SMANAZZA.

Quindi, se poi lo vedete in edicola,  non era l’alcol.


FIERAMENTE!

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Concentro qui un po’ di cose, che oggi è una di quelle giornate che vabbè, ma domani almeno mi riposo (risate registrate).

CARTOOMICS!

Ultimi avvisi e rettifiche.

SABATO 15

Dalle 14.00 sarò al PALCO LIVE (si scriverà così? con MMLupoi e voi, se venite all’incontro. Dopo di che c’è questa cosa, alle 15.00, chiamata HALL OF FAME e finita quella sarò allo stand Panini per firmare i vostri (e miei) albi. Ci sarà da procurarsi un numero che distribuiscono allo stand, per entrare nella schiera dei 50 che riceveranno l’autografo (e i primi dieci, anche un disegno). Alle 17.00 devo scappare che ho un impegno con Sky Cinema. Non voglio dare false speranze, ma se finiamo con i 50 estratti dalla fortuna prima delle 17.00, ovviamente continuerò a fare firme fino a quell’ora.

DOMENICA 16

L’incontro allo stand Panini è dalle 12 alle 13. conto di fare 30 autografi, ma se finisco prima delle 13.00, continuo.

Dopo di che, mi dovete perdonare, ma devo tornare a casa dalle bimbe, che zia Elisabetta e zio Paolo santi subito, ma bisogna che li liberiamo.

Sempre a CARTOOMICS:

02 FEBBRAIO RMC 101

 

 

Già che c’eravamo, ci portiamo dietro anche il RAT-MAN 101 “L’ORA PIU’ BUIA”, che inizia una nuova, lunga storia diretta verso quel numero finale di Rat-Man di cui io stesso, ormai, ignoro il giorno e l’ora. O anche il numero. Diciamo che si comincia a finire.

Sempre a CARTOOMICS:

 

FdC-224

 

 

Rat-Man in esclusiva per Fumo di China

in anteprima il n.224 alla fiera Cartoomics

In anteprima alla fiera di Cartoomics (Pad. 8 – Stand H43) nei padiglioni di Rho Fieramilano da venerdì 14 a domenica 16 marzo 2014, insieme al nuovissimo Annuario del Fumetto 2014, la rivista Fumo di China presenterà il n.224 di marzo, con copertina inedita di Leo Ortolani.

Rat-Man sarà infatti protagonista dell’editoriale della rivista edita da Cartoon Club (organizzatrice dell’omonimo festival internazionale d’animazione di Rimini) e soprattutto del dossier realizzato dall’esperto Egisto Quinti Seriacopi a partire dal clamoroso successo della Rat-Con dello scorso 11 gennaio che ha festeggiato i 100 numeri della bimestrale Rat-Man Collection con una mostra di tutte le copertine.

Il dossier comprende inoltre un ricordo dei primissimi articoli sul personaggio e un lungo profilo sorprendente anche su Lorenzo “Larry” Ortolani e la sua colorazione del “Ratto col muso di scimmia” più famoso del mondo, una testimonianza appositamente realizzata dal fan d’eccezione Stefano Bollani, nonché disegni inediti sulla nuova collana “filologica” di ristampe Rat-Man Gigante che l’autore presenterà e firmerà allo stand Panini Comics.

Allo stand di Fumo di China sarà inoltre visibile il manifesto della XXX edizione del festival Cartoon Club del prossimo 4-27 luglio 2014, realizzato e colorato da Leo & Larry Ortolani dopo quello realizzato del 2001, il loro primo per una manifestazione culturale.

 

Se poi vi interessa, in edicola trovate ancora questo:

10 FTV COVER RATMAN

 

 

Intanto che guardate cosa c’è in tv o cosa danno al cinema, se poi non ci fosse da vedere niente di interessante, al limite vi leggete un’intervista su Rat-Man.

 

E adesso mi fermo qui e ci vediamo direttamente domani!

ciaoooo!



Deboroh! IO, SONO TUO PADRE!

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Per bullarmi di avere delle anteprime, ecco un particolare eloquente della prossima statua di INFINITE STATUE. Lui, l’OMBRA in persona.

Opera del duo Mauro Pietro Gandini alla scultura e Natalie Michaud alla colorazione!

Ovviamente non è l’unica cosa che bolle in pentola, ma se vi dico che l’altra mattina sono andato a fare colazione con Roberto Gallanti di Cosmic Group, che doveva mostrarmi quattro tipi diversi di pelo, credo di suscitare più ribrezzo che curiosità. Eppure…

Copia di D


UNO A UNO. Perchè le dimensioni contano.

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Dai, l’idea è questa.  Sono anni che la sognavo.  Sono anni che qualcuno me la chiedeva. Un PICCETTINO vero. Di peluche. Da tenersi stretto quando si fa la nanna. Da parlarci insieme, quando gli amici sono via. O quando le medicine che dovete prendere sono finite e la farmacia è chiusa. Insomma, PICCETTINO.

 

picettino peluche

Al momento è solo un’idea. Vanno valutate tante cose che si riuniscono sotto la voce “fattibilità”.

Un Piccettino morbido, da spupazzarsi. Scusate, sono un uomo maturo, non dovrei scrivere queste cose, ma ho due figlie che alla sera, prima di dormire, mi chiedono sempre un pupazzo, per dormire. Tra i più gettonati BARTOLOMEO, un orso di peluche gigantesco, i “CUCUCETTI”, quei lemuri di peluche colorati, con gli occhioni disney, la SHELLEY, un bambolotto che era in regalo anni fa con i punti Esselunga, devo dire molto bello nella sua neonatalità, i cagnolini spuffi, morbidissimi, che gli abbiamo portato in Colombia, quando siamo andati a prenderle, CHUSTER (si legge “Sciùster”), un cagnone dal pelo raso, morbidissimo, che faccio sempre finta che muova la coda e vada a leccare la faccia alla Lucy e i leoncini delle Gocciole Pavesi, che ultimamente hanno avuto un po’ un calo di gradimento “oh no, sempre il leone!” ma poi se lo spupazzano lo stesso.

E buona notte.

 

 


LA VECCHIA SCUOLA è sempre la migliore

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E’ arrivato il trailer degli EXPENDABLES 3, solo che youtube adesso mi dice “questo video è privato” e non me lo lascia vedere, figuratevi condividerlo…C’è una guerra, là fuori, e ve ne accorgerete presto, ma non è questo, quello di cui volevo parlare.

In attesa di vedere questi signori qui:

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Mi faceva sorridere quello che succede in questo mondo di carta, dove l’altra sera, a Sarzana, ho firmato un albo con un pennarello di Zerocalcare che mi ha dato Roberto Recchioni. Un corto circuito che porta alla mia visione di sempre, che cioè le fiere del fumetto e il fumetto stesso è come una gita di classe, ma solo la parte della corriera, dove si sta nei sedili in fondo a fare confusione.

E allora mi è venuto un altro cortocircuito così:

InPUBBLICABILI

 

Insomma, io aspetto questo:

 

 

Ma se vi piacciono i procioni e gli alberi, potete aspettare i Guardiani delle Vacanze di Natale nella Galassia. Oh!Oh!Oh! Vedete? Mi fa già ridere.

Welcome back, Snipes!

 


LA SALITA

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Tranquilli, non è che adesso mi metterò a postare sul blog tutti i giorni, ma dal momento che sto per entrare nel variopinto mondo di STAR RATS Episodio II, e sarò un attimo occupato tutto agosto, almeno cerco di raccontarvi qualcosa in questi giorni, in cui devo solo seguire la ristrutturazione di casa mia, con trasloco annesso…robetta. Anche un lemure ci riuscirebbe. Ma stranamente i lemuri non ristrutturano mai e il mercato immobiliare del Madagascar langue.

Il 4 SETTEMBRE (quindi non in agosto, come immaginavo), uscirà la RAT-AGENDA. E’ la terza. Colore BLU, ovviamente, dopo il giallo e il rosso. I tre colori del costume di Rat-Man. Allegata all’agenda, un albo contenente una storia inedita più corposa del solito: LA SALITA!

 

LA SALITA!

28 pagine di alta montagna, dove non piove. Quindi un fumetto di fantascienza. Tra gli interpreti, il carissimo amico Michele Ferrari, che qui fa la parte del montanaro saggio. Quei montanari un po’ sgrusi, ma sinceri. Che li devi saper prendere. Alle spalle, mentre dormono. E devi farcela al primo colpo.

Che il Vecio è poi un montanaro davvero, che nella vita fa pure il guardia parchi, e insegna intaglio e scultura nel legno. Che una volta siamo andati a Passo Resia a fare una settimana di vacanza, tra quei monti, lui, Gregorio e io, e in questa storia ho voluto ricordare un po’ quelle atmosfere da compagnia dell’anello che poi si crea per forza, quando cammini a più di duemila metri di quota, e vedi pure gli stambecchi.

Il VECIO (Michele Ferrari)

Il VECIO (Michele Ferrari)

La cosa che più mi diverte è che il Vecio ha una straordinaria somiglianza con l’attore che fa la parte del serial killer in WOLF CREEK (ora c’è anche il 2). E nel film il personaggio si chiama pure Michael, che è poi come si chiama lui, ma in italiano.

 

Il VECIO australiano

Il VECIO australiano

Non gliel’ho mai detto.

Sarà per via del fucile?

 


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